Sufficienza agevolmente raggiunta per Matteo Marchetti di Ostia Lido, fischietto di Salernitana-Fiorentina. Il match ha ritmi da amichevole pre-campionato, i padroni di casa nel secondo tempo non entrano quasi mai nell’area della Fiorentina. In definitiva la rissa sul finire di prima frazione è l’unico episodio sopra le righe di una sfida che aveva significati di classifica solo per la squadra di Italiano.
Primo tempo
Al 10’ minuto corretta la chiamata di Fabiano Preti che pesca Tchaouna in fuorigioco. Al 15’ Marchetti interrompe il gioco non per un fallo dei granata, ma per un fuorigioco di rientro di Sottil, quindi si riprende con una punizione per la Salernitana. Al 18’ il primo ammonito del match è Lopez che subisce un tunnel da Basic e poi commette fallo tattico con trattenuta evidente. Giallo giusto.
Al 19’ rischia il giallo anche Sottil che viene anticipato da Pierozzi e rifila un pestone all’ex compagno; Marchetti è vicinissimo e non ammonisce.
Al 22’ Castrovilli parte in posizione regolare ma crossa quando il pallone aveva già varcato la linea del fondo. La terna comunque aveva segnalato la posizione di offside in partenza. Al 27’ Pirola va sul pallone, non c’è il fallo (comunque fischiato) su Barak, che viene travolto da Candreva sullo slancio. E’ questo l’intervento che induce Marchetti a fischiare, vanificando un potenziale contropiede per la Salernitana.
Al 32’ Marchetti vede un tocco di mano di Fazio a centrocampo, ma l’argentino pare intervenire col petto e quindi in maniera regolare. Al 40’ insulse le proteste di Sottil che chiede un tocco di mano di Fazio. L’argentino ha le mani giunte alle spalle della schiena e soprattutto respinge con le gambe.
L’ultimo minuto del primo tempo, praticamente non si gioca: nervi tesi in campo con Sambia, Basic e Sottil protagonisti. Un normale contrasto tra Pierozzi e Sottil fa scaturire qualche parola di troppo. Sottil allora spintona via il numero 27 granata (il cui cartellino appartiene proprio alla Fiorentina), che prima si allontana e poi, forse per via di un’offesa, torna a muso duro. A quel punto intervengono Sambia, Martinez Quarta e altri calciatori. Mani al collo tra Sambia e Sottil che devono essere divisi dai compagni. Gli ammoniti alla fine sono Sottil e Basic, con Marchetti che deve riportare la pace a fatica e decide di mandare le squadre negli spogliatoi senza recupero. Risparmiati Sambia (tra i più attivi nella mischia) e Pierozzi, autore del primo fallo.
Secondo Tempo
Eccessivo il giallo a Ranieri al 2’ della ripresa; è Pierozzi che cerca il contatto con il 16 viola, ma per dinamica dell’azione e incrocio di gambe, l’errore di Marchetti è giustificato. Sarebbe stato più giusto fischiare solo la punizione.
Al 58’ proteste di Pirola per una spinta di Castrovilli in area viola. La spinta c’è ma dalla Sala Var Fabbri e Di Paolo non richiamano Marchetti. Al 60’ ammonito Candreva, non per l’abbraccio su Kayode ma per il “vaffa” plateale a Marchetti. Il numero 87 salterà la sfida al Frosinone. Al 70’ Sambia salta in maniera scomposta e si fa male cadendo rovinosamente con la schiena al suolo.
Marchetti non vede un fallo di mano di Kouamè netto dopo la respinta di Ochoa proprio sull’attaccante viola. Al 77’ Tchaouna scappa a Martinez Quarta che non ha alternative al fallo per evitare la ripartenza. Giusto il cartellino giallo. All’80’ il vantaggio dei toscani è regolare. Su cross di Ranieri, Kouamè parte alle spalle di Pellegrino ma è tenuto in gioco proprio dall’argentino. Non c’è offside come certifica la sala Var.
Nel terzo dei cinque di recupero Mandragora sbraccia Legowski che resta a terra, ma per Marchetti non c’è nemmeno la punizione (il fallo viene fermato per permettere le cure dato il colpo alla testa del polacco).
Al 95’ il raddoppio di Ikonè nasce da un’azione prolungata con Ochoa che respinge il primo tentativo di Mandragora. Non c’è offside di Ikonè al sorgere del contropiede, giusto convalidare la rete che manda i titoli di coda al match.
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