Prestazione che non raggiunge la piena sufficienza quella di Gabriele Scatena dalla sezione di Avezzano. In una partita molto dura come lo è stata Salernitana-Cesena, il direttore riesce ad avere il controllo sui 22 in campo per quasi tutta la durata del match, mantenendo anche una buona gestione dei cartellini. Prestazione che viene rovinata, però, dal gravissimo errore arrivato allo scadere della gara, quando il fischietto abruzzese decide di raccogliere il pallone con le mani, restituendolo alla formazione ospite senza interrompere il gioco. Bene, invece, gli assistenti Mondin e Lombardo, sempre pronti nella loro zona di competenza.
Primo tempo
Al 6′ rischia Mendicino, che nei pressi del centrocampo entra in maniera dura su Amatucci, rimasto poi dolorante sul terreno di gioco. Nessuna sanzione disciplinare per il calciatore ospite, che se la cava con un richiamo verbale da parte del direttore. Primo giallo del match che arriva al 15′, quando Francesconi interviene in ritardo sulle gambe di Jaroszynski, che già si era liberato della sfera. Molte le proteste sia da parte del numero 70 bianconero che da parte della panchina del Cesena, per via dell’ammonizione ritenuta esagerata data l’entità dell’intervento. Passa un minuto e lo stesso Francesconi rischia tantissimo, a seguito di un intervento falloso a centrocampo su Amatucci. L’arbitro, però, opta solo per un calcio di punizione in favore della Salernitana, evitando il secondo giallo al centrocampista del Cesena. Al 20′ è regolare la rete di Daniele Verde, che porta in vantaggio la Salernitana con una conclusione da fuori area.
Al 22′ si iscrive all’elenco degli ammoniti anche Ceesay, dopo aver steso in scivolata da dietro Jaroszynski nei pressi del centrocampo. Sacrosanto, in questo caso, il provvedimento disciplinare ai danni dell’esterno, che travolge in modo durissimo il terzino granata. Passano quattro minuti ed anche Bastoni viene ammonito, questa volta per un fallo su Tongya. Involontario l’intervento del numero 30 bianconero, che frana sull’attaccante della Salernitana dopo aver perso l’equilibrio a seguito di un contrasto con Ghiglione. Al 39’ brevissimo check da parte del Var in occasione dell’intervento di Ciofi su Dalmonte all’interno dell’area di rigore del Cesena. Controllo durato pochi secondi, con il difensore bianconero che colpisce nettamente prima la sfera e poi travolge il numero 23 granata. Passano due minuti e Scatena viene richiamato un’altra volta dalla sala Var, questa volta per una on field rewiew del contatto fra Fiorillo e Tavsan al limite dell’area di rigore della Bersagliera. Inevitabile, in questa situazione, l’espulsione per l’estremo difensore granata, che da ultimo uomo travolge il centravanti ospite lanciato a rete. Al 48′ regolare anche la rete del definitivo 1-1 realizzata da Tavsan, con tutti i calciatori del Cesena che si trovavano in posizione regolare al momento del tiro del numero 20 bianconero. Dopo aver assegnato quattro minuti di recupero, per via delle tante interruzioni, Scatena fischia due volte, mandando le squadre all’interno degli spogliatoi.
Secondo tempo
Al 52′ arriva il primo giallo anche in casa granata, quando Maggiore, per recuperare su un errore di Torregrossa, interviene in netto ritardo travolgendo in scivolata van Hooijdonk. Giusta l’ammonizione per il centrocampista della Salernitana che, resosi conto dell’entità dell’intervento, si chiarisce subito con il direttore di gara. Al 57′ intervento duro da parte di Celia, che al limite destro dell’area di rigore stende in scivolata Amatucci. Tante le proteste da parte dei calciatori granata, che avrebbero voluto una sanzione nei confronti dell’esterno bianconero. Scatena, però, non è dello stesso avviso ed assegna solamente un calcio di punizione in favore dei padroni di casa. Proprio dagli sviluppi del calcio di punizione arriveranno altre proteste, questa volta da parte di Jaroszynski, che lamentava con il direttore una trattenuta all’interno dell’area difesa dal Cesena. Scatena ritiene che il contatto sia troppo lieve per assegnare un calcio di rigore e fa segno al terzino di continuare a giocare.
All’80’ ancora molto dissenso da parte dei calciatori della Bersagliera quando il direttore di gara ha interrotto il gioco a seguito di uno scontro aereo tra Soriano e Hraiec, mentre i granata si trovavano nella trequarti di campo avversaria. Corretta la decisione dell’arbitro, che è tempestivamente andato a sincerarsi delle condizioni del numero 8 bianconero, rimasto a terra dopo aver subito un colpo al capo. All’82’ rischia tantissimo Tello, che colpisce da terra Antonucci quando il pallone era ormai già fuori dalla linea laterale. L’arbitro molto vicino grazia il centrocampista granata, facendo riprendere il gioco con una rimessa laterale in favore del Cesena. Passano otto minuti e l’ammonizione per Tello arriva, dopo che il numero 70 ha ritardato la battuta di un calcio di punizione del Cesena, tenendo il pallone tra le mani per guadagnare secondi preziosi. Diffidato, il colombiano salterà la prossima sfida contro il Cosenza. L’ultima amonizione arriva al 93′ ai danni di Gian Marco Ferrari, che protesta in modo molto acceso nei confronti del direttore per via di una sua rimessa in gioco al limite dell’area granata. Plausibile la rabbia del difensore della Salernitana in seguito al gravissimo errore da parte di Scatena che, dopo aver colpito il pallone durante un azione offensiva del Cesena, decide raccoglierlo con le mani e riconsegnarlo ai bianconeri senza prima interrompere il gioco. Dopo aver aggiunto un minuto addizionale ai quattro di recupero assegnati, Scatena fischia per tre volte, mettendo la parola fine al match. Fischio che però non è stato udito da tutti i calciatori del Cesena, che, continuando a giocare tra i granata fermi, trovano la rete del vantaggio. Inutili le proteste nei confronti del direttore, che cerca di spiegare alla formazione bianconera come la partita fosse già terminata.
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