Gli infausti precedenti con la Salernitana, l’importanza della posta in palio in chiave playoff, la voglia di rivalsa del Perugia dopo i tre ko interni consecutivi. Che la sfida del Curi non fosse delle più agevoli per l’arbitro Guccini era ampiamente prevedibile ma il campo probabilmente è andato oltre ogni aspettativa. Perugia-Salernitana è stata gara maschia e spigolosa. Guccini ha faticato tremendamente a tenerla in pugno, anche a causa di un metro eccessivamente tollerante fin dall’inizio.
Cinque minuti e la partita già consegna il primo episodio a dir poco dubbio. Carraro entra duro su Di Tacchio col piede a martello, per Guccini è solamente giallo. A termini di regolamento poteva starci anche qualcosa di più ma il fischietto di Albano Laziale non se la sente di applicare una sanzione più pesante agli albori del match. Scelta che indirizza l’andazzo del match che si fa sempre più cattivo, perlopiù sponda Perugia. All’8′ Melchiorri alza (eccessivamente) la gamba e rifila un calcione in faccia ad Andrè Anderson. Per Guccini l’intervento non è neanche passibile di cartellino giallo malgrado il brasiliano sia costretto a ricorrere alle cure dei sanitari granata per rientrare in campo dopo tre minuti con un vistoso turbante.
Al 15′ Falzerano travolge Minala, Guccini gli sventola in faccia un giallo sacrosanto. Al 18′ Lopez in ritardo s’abbatte su Rosi in prossimità della linea di fondo, Guccini lo ammonisce. Al 23′ proteste umbre per una vigorosa spallata di Minala sul malcapitato Rosi sotto gli occhi del primo assistente arbitrale. Per la terna non è fallo che pure pareva abbastanza evidente. Al 42′ Pucino chiude con tempismo e precisione su Melchiorri in area di rigore. Timide proteste dei padroni di casa ma l’intervento del capitano granata è pulito sul pallone. Ancora scintille prima della fine del primo tempo tra Di Tacchio e Verre: il centrocampista granata abbozza una reazione dopo il fallo subito, Guccini se la cava con un salomonico richiamo collettivo.
Nella ripresa Guccini è costretto agli straordinari. Al 53′ Sadiq, in pressing su giro palla difensivo granata, rifila un pestone a Pucino e rimedia un’ineccepibile ammonizione. Il centravanti nigeriano la combina grossa e concede il bis dopo sessanta secondi travolgendo in maniera sconsiderata ancora Pucino. Guccini non può far altro che estrarre il secondo giallo tra l’incredulità generale. L’inferiorità numerica non sortisce effetti calmanti sui bollenti spiriti degli uomini di Nesta. Al 56′ Melchiorri alza la gamba su Andrè Anderson ma Guccini gli risparmia il giallo
Al 57′ Odjer non riesce a frenare il suo impeto e colpisce col piede a martello Verre. Intervento che fa il paio con quello di Carraro, coerente il metro di Guccini che come nella precedente circostanza applica il medesimo metro ed ammonisce il ghanese. Al 60′ altro tackle durissimo di Casasola sul malcapitato Verre. Guccini fa copiaeincolla e si limita al giallo.
Al 72′ il Perugia cala il tris con Han che incassa solissimo sotto misura. Il nordcoreano è dietro la linea della palla sulla sponda di Gyomber, giusto convalidare il gol. Al 74′ Odjer rischia il secondo giallo per un pestone a Dragomir.
All’84’ anche Mantovani finisce sul taccuino dei cattivi con un intervento in ritardo su Falzerano. Al’87’ ultimo episodio dubbio del match. Rosi si divincola dalla morsa di Lopez, Jallow in raddoppio di marcatura prima s’aggrappa, poi lo falcia con un pericoloso tackle che prende uomo e palla. Poteva starci il penalty ma sarebbe stato del tutto ininfluente. Dopo cinque minuti di recupero il Perugia può esultare, la Salernitana torna a casa con tre gol sul groppone ed altrettanti passi indietro in chiave playoff.
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