Un match senza veri e propri episodi da moviola, viene diretto tutto sommato bene dal fischietto maceratese Juan Luca Sacchi. Il direttore di gara non è stato troppo severo, estraendo soltanto tre cartellini gialli, e non ha concesso calci di rigore rivendicati sia dai locali, che dagli ospiti.
Comincia subito bene l’arbitro applicando il vantaggio nel momento in cui Lopez interviene duramente su Frattesi agli albori della gara. Da qui scaturirà il gol di Balotelli che mette il +1 ai padroni di casa: l’ex milanista è in posizione regolare nel momento in cui trafigge Belec, visto che c’è Gyomber a tenerlo in gioco sul cross di Carlos Augusto. Dopo quattro giri di lancette ancora l’autore della rete è protagonista. Nonostante il fischio dell’arbitro per la sua posizione irregolare, calcio lo stesso a gioco fermo. Nel tentativo di recuperare palla, Belec si era comunque avventato su di lui e, rialzandosi, gli ha dato un calcetto che aveva tutta l’aria di essere “affettuoso”, visto che i due per tre anni sono stati compagni all’Inter. Balotelli, però, è crollato a terra: l’arbitro lo ha giustamente invitato a rialzarsi e ci sono state scintille con Belec che ha provato ad abbracciarlo dopo l’episodio. Evidentemente, i due non hanno scherzato più.
Al 13’ Gyomber tampona da dietro Balotelli, intervenendo con grande foga quasi davanti alla panchina di Castori, ma ancora una volta la punta monzese va giù con altrettanta teatralità: il fallo c’è, l’arbitro opta correttamente solo per un richiamo verbale allo slovacco.. Poteva starci il giallo. Al 20’ viene negata la doppietta personale a Balotelli. L’attaccante del Monza insacca, ma la rete viene giustamente annullata: effettivamente la sua posizione è di fuorigioco, al momento del tocco di Frattesi che avviene un attimo prima, in seguito al cross di Boateng. A metà della prima frazione arriva il primo cartellino giallo della partita: Gyomber commette il terzo fallo nel giro di pochi minuti su Balotelli: il difensore granata si aggrappa al suo avversario intento a proteggere palla. Giusta stavolta l’ammonizione. Al 30’ arriva un’altra sanzione , sempre per la Salernitana. Djuric reclama un calcio di rigore ritenendo irregolari le trattenute di Bellusci ai suoi danni. Il signor Sacchi lascia giocare e successivamente, viste le proteste, decide di ammonire il calciatore bosniaco. Va detto che nella circostanza il difensore biancorosso ha rischiato e non poco: per colmare il gap di centimetri, Bellusci si è appeso al bosniaco anche con un braccio sul volto. Contatto di quelli sporchi, che possono starci nel rapporto tra difensore e attaccante. A tre minuti dallo scadere del primo tempo Schiavone interrompe la ripartenza di Mota e la panchina del Monza richiede il cartellino giallo; probabilmente c’erano gli estremi per la sanzione, ma l’arbitro decide di graziare il centrocampista.
Nella ripresa arriva il primo giallo anche per i padroni di casa. Nella fattispecie al 55’ è Bellusci che vede sventolarsi il cartellino giallo sotto al naso per un intervento in ritardo su Tutino. Giallo che ci sta tutto. Nel finale di gara vengono richiesti due calci di rigore dai brianzoli. Il primo al minuto 79: Maric fa carambolare il pallone sul braccio di Aya. L’arbitro decide di non assegnare il penalty probabilmente visto il contrasto (considerato fortuito) che precede il tocco del difensore granata. Per lo più incide anche la posizione davvero ravvicinata. Il secondo, a due minuti dallo scadere, è sicuramente più evidente. Gyomber arriva in ritardo interrompendo la corsa di Mota che cade proprio sulla linea corte dell’area di rigore. Malgrado il giudice di gara non abbia indicato il dischetto nemmeno in questo caso, ritenendo l’intervento abbastanza moderato, rimane il fatto che il centrale slovacco si sia preso un rischio enorme.
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