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Moviolone Crotone-Salernitana: Ros coerente, un penalty reclamato per parte

Partita tutto sommato corretta quella di ieri tra Crotone e Salernitana, gestita quindi con sapiente e autorevole calma dall’arbitro Riccardo Ros. Emblematico il fatto che il primo cartellino estratto dal direttore di gara arrivi al 21′ del secondo tempo, per il gomito troppo alto nel contrasto aereo tra Bocalon e Vaisanen. L’unico altro ammonito è stato Casasola, al terzo minuto di recupero, per una pericolosa entrata in scivolata su Firenze. Il fischietto della sezione di Pordenone comunque non manca di avvertire dopo poco più di dieci minuti dal calcio d’inizio Colantuono, appena tornato dalla squalifica, quando l’allenatore granata, tra l’altro già richiamato una volta dal quarto uomo, protesta per un fallo fischiato all’indirizzo di Bocalon.

Passando agli episodi, ci sono pochi dubbi sulle decisioni del direttore di gara, praticamente uno per parte. Al 25′ del primo tempo la Salernitana reclama due volte in pochi secondi un fallo di mano in area: il primo tocco incriminato è quello di Budimir, che però ha il braccio attaccato al corpo e la devia con la parte esterna della spalla. Più dubbio quello successivo di Molina sul tentativo ravvicinato di cross di Casasola. Il braccio è largo ma dalle immagini è davvero difficile capire se effettivamente ci sia stato un contatto con la palla, comunque l’impressione a presa diretta è che il rigore ci fosse.

Da un’altra inquadratura, più vicina ma con diverso angolo, il calciatore risulta coperto da un compagno e quindi impossibile da valutare. Questo discorso probabilmente vale anche per la prospettiva dell’arbitro, che non può vedere chiaramente da dove è posizionato. Di certo aveva una visuale molto più limpida il secondo assistente Gamal, che però non aiuta il suo collega.

Alla mezz’ora i pitagorici protestano invece per il comportamento di Migliorini dopo un contatto con Budimir, il difensore granata non gradisce la troppa facilità con cui va a terra il bosniaco e gli va a dire qualcosa a muso duro. I calciatori del Crotone, soprattutto Stoian, volevano un provvedimento disciplinare, ma l’arbitro friulano lascia correre ignorando tutti. Questo è solo il primo di tante occasioni in cui i padroni di casa cercano con insistenza un fischio a favore per dei contatti trascurabili. Ciò avviene soprattutto nella ripresa: al 3′ Di Tacchio e Sampirirsi si trattengono a vicenda in area granata, per Ros agiscono entro i limiti della regolarità e quindi si gioca. Regolarissimo anche il provvidenziale intervento di Vitale a frapporsi tra la palla e Budimir, dopo che lo stesso terzino lo aveva colpevolmente tenuto in gioco rimanendo troppo basso rispetto al resto della sua linea difensiva. A nulla valgono le ingiustificate proteste del centravanti rossoblu, che ancora una volta aveva scambiato l’area granata per una piscina. Quattro minuti dopo rischia decisamente di più Migliorini, che trattiene e abbraccia eccessivamente il solito Budimir. L’attaccante va giù ma il direttore di gara l’ha già visto tante volte lasciarsi cadere per nulla e non vuole sentire ragioni, come nella classica storia del lupo. Resta però probabilmente un errore quello di Ros, anche abbastanza vicino all’azione in questo caso.

L’ultimo episodio in cui è coinvolto l’attaccante croato è quello in cui al 31′ il secondo assistente dell’arbitro segnala correttamente la sua posizione di fuorigioco, annullando di fatto quello che sarebbe stato il gol del pari, arrivato invece al 40′ da parte di Simy.

Insomma qualche inevitabile imperfezione nell’operato di Riccardo Ros e dei suoi collaboratori c’è, ma c’è anche il merito per la gestione della partita, mai troppo nervosa nonostante questi episodi.

 

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