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Moviolone Catania-Salernitana: Poli non perfetto. Dubbi sul fischio che porta al vantaggio rosazzurro

Prestazione che non raggiunge del tutto la sufficienza, quella di Alberto Poli, arbitro della sfida tra Catania e Salernitana. Il fischietto della sezione di Verona, chiamato a dirigere una sfida dura e piena di contatti ma mai eccessivamente nervosa, non riesce ad avere il pieno controllo dei 22 calciatori sul terreno di gioco per tutta la durata del match. Soltanto tre i cartellini estratti, di cui due alla formazione padrone di casa. Resta qualche dubbio sul calcio di punizione da cui è nato il vantaggio rosazzurro, nato da un contatto molto leggero tra Tascone e Di Tacchio.

Primo tempo

All’11’ Tascone colpisce con un pestone Cicerelli nei pressi del centrocampo. Il granata, non convinto dal fischio arbitrale, protesta in direzione del direttore di gara. Pochi secondi più tardi Capomaggio diventa il primo ammonito della gara, dopo aver steso Di Tacchio con un intervento molto duro a centrocampo. Il numero 5, nel tentativo di recuperare la sfera, scivola e travolge il centrocampista rosazzurro, che rimane dolorante sul terreno di gioco. Molte le proteste da parte dei padroni di casa, che richiedevano un cartellino rosso. Bravo in questo caso Poli, che capta la non volontarietà dell’intervento del centrocampista granata ed estrae soltanto il cartellino giallo. Al 18’ rimane dolorante su terreno di gioco Forte, che lamentava un colpo a palla lontana. L’arbitro, molto vicino, vede che il calciatore dei padroni di casa accentua troppo la caduta e fa proseguire il gioco.

Al 21′ anche l’ex Di Tacchio si iscrive all’elenco degli ammoniti, dopo aver fermato irregolarmente con una trattenuta Inglese nei pressi dell’area siciliana, fermando una potenziale azione pericolosa della formazione allenata da Raffaele. Anche in questo caso è corretta la decisione presa dall’arbitro. Al 23’ Ferrari resta giù dopo un colpo al volto subito da Di Tacchio. Come in occasione dell’intervento su Forte, anche in questo caso l’arbitro fa proseguire il gioco. Soltanto qualche secondo più tardi Poli decide di interrompere l’azione dei padroni di casa per sincerarsi delle condizioni del calciatore della Bersagliera. L’episodio più dubbio del match arriva al 36′, quando Tascone stende Di Tacchio nella trequarti di campo granata. Intervento molto morbido del numero 29 granata, che recupera la sfera dai piedi dell’avversario sbracciando, forse, un po’ troppo. Sul pallone, due minuti più tardi, si presenta Cicerelli, che, calciando in porta da circa 30 metri, spedisce la sfera all’incrocio dei pali, portando in vantaggio i padroni di casa. Al termine dei primi 45 minuti, l’arbitro decide di assegnarne altri due supplementari prima di spedire entrambe le formazioni all’interno degli spogliatoi.

Secondo tempo

Al 48′ rischia molto Daniele Donnarumma, che stende irregolarmente Capomaggio nei pressi del centrocampo, interrompendo una potenziale azione pericolosa granata. Il direttore di gara, molto vicino, assegna un calcio di punizione in favore della Salernitana, ma non estrae nessun cartellino, graziando l’esterno siciliano. Provvedimento disciplinare che, in questo caso, poteva starci. Al 52′ è duro l’intervento di Quaini che atterra Ferraris con una scivolata. L’arbitro, attento, accorda un calcio di punizione all’ippocampo e sventola il cartellino giallo in direzione del numero 16 rosazzurro, che diventa l’ultimo ammonito della sfida. Al 55′ è regolare la rete che porta sul 2-0 i padroni di casa. Perfetta la posizione dell’autore del gol Forte, che raccoglie il rinvio sbilenco di Golemic sulla spizzata di Lunetta e conclude alle spalle di Antonio Donnarumma.

Al 78′ rischia tanto Tascone, che con un calcio colpisce Jimenez nella trequarti di campo granata. L’arbitro, però, decide di assegnare soltanto un calcio di punizione diretto in favore dei padroni di casa, senza prendere nessun provvedimento disciplinare nei confronti del centrocampista della Salernitana. All’83’ scintille in campo tra Quirini ed i calciatori padroni di casa, che accerchiano il numero 24 granata dopo che quest’ultimo aveva atterrato l’estremo difensore avversario dagli sviluppi di un calcio di punizione. L’esterno granata avrebbe potuto interrompere la corsa prima di impattare su Dini, ma resta eccessiva la reazione dei calciatori rosazzurri, che non vengono puniti in alcun modo dall’arbitro. Scaduti i 90′ regolamentari, il direttore di gara assegna altri 5 minuti di recupero prima di fischiare per tre volte e mettere la parola fine a Catania-Salernitana.

1 Comment

1 Comment

  1. Vitty

    22/10/2025 at 08:26

    Ma che partita avete visto il Catania ha dominato la partita la punizione e stata giusta quel gol di Cucirelli difficilmente lo rivedrete e la rabbia che vi fa parlare e non digerite la sconfitta ma l’inglese era in tribuna

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