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Micai, saracinesca forzata: il portierone granata ritrovi sicurezza e serenità

Non è sicuramente il principale colpevole della disfatta di Cittadella, ma la trasferta in terra veneta non è stata benevola neanche per Alessandro Micai che è incappato in una giornata poco positiva in special modo sulla rete del 2-1 dei padroni di casa: Schenetti è stato abile a bucare l’estremo difensore granata in virtù di una sua respinta corta, molle e centrale. Per l’uruguaiano è stato il più facile dei goal segnati in carriera.

Un adagio del mondo calcistico recita che un ottimo portiere regala dai 15 ai 20 punti. L’ex portiere del Bari, soprattutto nella prima parte di stagione, ha alzato la saracinesca, compiendo miracoli in serie, dimostrando come sia un estremo difensore importante per la categoria. Tuttavia, nelle ultime gare, ha effettuato qualche errore di troppo che è costato goal e punti alla squadra. Ma del resto questo è il cruccio del giocare in porta: gli attaccanti sbagliano tanti goal facili durante la partita, ma i tifosi e gli addetti ai lavori difficilmente se ne avvedono; viceversa un errore del portiere spesso si trasforma in incubo.

Il primo campanello d’allarme è avvenuto contro il Perugia: Micai macchia un campionato sin lì perfetto con il fallo da cui è scaturito il rigore per gli ospiti. Si riscatterà durante il match con alcune parate vitali, ma la sensazione è che da quel giorno in poi la saracinesca che aveva eretto sia stata scalfita. Anche nella gara successiva, quella di Crotone, la sensazione è che il portierone virgiliano abbia perso serenità: il forte vento lo disorienta nelle uscite nel primo tempo. Si rifà con gli interessi con una parata monumentale su Budimir, ma nell’azione del pareggio partecipa anche lui alla frittata difensiva bucando l’intervento sul forte colpo di testa schiacciato di Simy: un goal dovuto a tanti fattori (mancata chiusura di un esausto Mazzarani, Casasola presente nella terra di mezzo senza marcature, Mantovani che si fa agevolmente superare dalla sfera) ma che costa tanto alla Salernitana che perde il treno della prima vittoria stagionale in trasferta.

Con il Livorno la porta granata non rimane inviolata, in virtù del preciso e chirurgico colpo di testa di Di Gennaro. Ma in quel frangente, Micai poteva fare ben poco. A Venezia, i granata incappano nella prima sconfitta dopo sei gare e la rete di Domizzi è frutto di una “papera” di Micai che calcola in maniera errata la conclusione di Di Mariano.  Per l’esperto centrale ex Udinese è un gioco da ragazzi siglare il tap invincente. Il nastro torna ad avvolgersi e a ritornare all’attualità, alla fresca battuta d’arresto di sabato.

Si entra nella fase calda del campionato, queste cinque gare diranno molto del futuro della Salernitana. Fondamentale sarebbe, infatti, girare almeno sopra i 25 punti per ambire effettivamente e fattivamente ai play-off. Più che tecnicamente, per Alessandro Micai sarà importante lavorare egregiamente sulla testa. Ritrovare sicurezza e serenità deve essere il leit-motiv. Perché i granata non possono non prescindere dalla saracinesca Micai per dire la propria in questo atipico campionato di B.

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