Tornare a 22 squadre? Si aprirebbe immediatamente un doppio fronte di richieste di risarcimento danni, sia da parte della Lega B che da parte di tutte le società singolarmente. E parliamo di risarcimenti che si aggirano, singolarmente, sui 10 milioni di euro!”. Così Marco Mezzaroma ai taccuini di GianlucaDiMarzio.com. Il co-patron della Salernitana, nel marasma generale, va avanti per la sua strada e l’ha ribadito anche ieri all’uscita dall’Assemblea straordinaria della Lega B. “Noi non abbiamo fatto altro che attenerci a quanto stabilito dalla Federazione, la quale ha deciso che l’ordinamento deve essere a 19 squadre – ha proseguito Mezzaroma – Si sono già giocate otto partite, in Serie C ne sono state disputate altrettante, è pertanto chiaro e palese che si debba continuare seguendo quanto stabilito. Anche perché, ripeto, noi abbiamo agito nella giuridicità massima. Abbiamo fatto affidamento e rispettato le delibere della Federazione Italiana Giuoco Calcio non vedo profili di illegittimità nelle nostre azioni”.
E ieri mattina è stato anche depositato il ricorso della Lega B al Consiglio di Stato: “Ma ci tengo a fare una precisazione – dice il co-patron – Quando il Consiglio di Stato si pronuncerà non dirà se la Serie B dovrà essere a 19 o 22 come invece è emerso in giro, esso è chiamato a pronunciarsi semplicemente sulla sospensiva del provvedimento cautelare del TAR. Che, sottolineo, è un provvedimento cautelare e non una sentenza, tant’è che il TAR stesso ha fissato l’udienza a marzo 2019. Invece, si sta facendo passare un provvedimento cautelare come se fosse una sentenza definitiva. Oltretutto dovremmo aspettare marzo 2019 per cominciare al campionato? Perché se entriamo nel merito, le tempistiche sono queste. Accuse? Siamo sereni, poiché siamo nel giusto. Avremmo infranto le regole se fossimo state in ventidue all’inizio e successivamente avessimo mandato via tre squadre che, sul campo, si fossero guadagnate il diritto di partecipare alla prossima Serie B. Questo non è avvenuto. Queste squadre interessate parlano come se avessero subito un’ingiustizia, come se avessero acquisito questo diritto e noi le avessimo ricacciate indietro, invece è proprio il contrario perché loro non hanno conseguito sul campo questo diritto. Io dico che noi, come Lega, abbiamo sempre agito nel rispetto pedissequo di tutti gli atti, mentre La Qualunque – come si suol dire – da mesi e mesi parla di noi. E risponderemo colpo su colpo. Impugneremo, in quanto l’ordinamento giuridico ce lo consente, ogni atto che leda i nostri diritti. Chiunque andrà a modificare il quadro normativo sul quale noi abbiamo fatto ragionevole affidamento, sarà soggetto a ingenti obblighi risarcitori”.
Tempismo perfetto, però, Perchè il nuovo ribaltone sul fronte ripescaggi arriva proprio all’indomani dell’elezione di Gabriele Gravina. Già una bella gatta da pelare per il nuovo numero 1 della Federazione:“Sì, ma la FIGC non è né Fabbricini né Gravina. La FIGC dovrebbe garantire continuità di indirizzo, continuità negli atti e nelle decisioni. Invece rimaniamo quantomeno perplessi da questa discontinuità. Immaginate le problematicità che potrebbe portare il ripristino a 22 squadre arrivati a questo punto della stagione? Oltretutto ci siamo stancati di esser considerati come figli di un Dio minore, di essere considerati quelli brutti, sporchi e cattivi. Nessuno ci ha mai interpellato. Eppure la realtà della Serie B rappresenta ben più di qualche milione di appassionato. Quella stessa realtà che in Consiglio Federale ha appena un solo rappresentante con un peso pari al 5 % totale – conclude Mezzaroma – Va ristabilita la correttezza delle cose perché noi abbiamo agito sempre nella giuridicità e nel rispetto delle regole”.
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