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Marino, esordio ok: “Personalità, coraggio e collaborazione. Voglio spinta dagli esterni”

Esordio con vittoria. Il battesimo di Pasquale Marino è quello giusto, anche se la strada per la salvezza è ancora lunga e irta di difficoltà. La vittoria con il Sudtirol era propedeutica e necessaria ad alimentare le speranze salvezza. La classifica è ancora brutta ma in coda è autentica bagarre. Il tecnico siciliano si gode i tre punti e la prestazione dei suoi: “C’è stata voglia di sacrificarsi e di mettere in pratica quanto provato in settimana. I ragazzi si sono aiutati, comunicavano positivamente, c’è stata collaborazione e reciproco incoraggiamento. La vittoria non è frutto del caso, è stata voluta e cercata. Il morale era sotto i tacchi, i ragazzi hanno mostrato carattere e hanno saputo reagire con una buona prestazione”.

Più che sugli uomini e sul modulo, Marino ha lavorato sulla testa dei calciatori, sull’approccio e sulla mentalità: “Abbiamo avvicinato Soriano e Verde a Cerri ed aumentato la spinta sugli esterni. Il gol è nato da sinistra ed è stato finalizzato da destra da Ghiglione. E’ un segnale importante, vincere aiuta a vincere e ti toglie paura. Abbiamo anche cercato di gestire palla a terra nel finale, potevamo finalizzare meglio. Abbiamo margine di miglioramento anche se manca poco, possiamo far meglio in tutte le fasi. E’ stata dimostrata grande personalità contro una squadra ostica che talvolta ci ha messo difficoltà sui calci piazzati. Peccato per la punizione, abbiamo preso un gol evitabile che ci ha messo un po’ di paura nel finale. Oggi farei fatica a fare una classifica di rendimento dei ragazzi, queste prestazioni sono incoraggianti. L’arbitraggio non ha inciso sul risultato, va bene così. Abbiamo una partita importante a Cittadella, giocheremo di nuovo in casa col nostro pubblico che ci seguirà. Ci deve dare grande stimolo. E’ presto per parlare di salvezza. La vittoria può aiutarci a sbloccarci, può darci stimoli per lavorare con serenità. L’approccio è stato positivo, abbiamo giocato palla a terra, abbiamo anche preso qualche ripartenza e ci siamo impauriti. Lo spirito è stato positivo. Quel gol su punizione ha riaperto la partita, è stato un peccato, perché la squadra ha saputo gestire palla, concedendo poche occasioni. Dopo il gol loro ci è venuta un po’ di ansia, perché loro giocavano in verticale, con giocatori fisici in avanti. I ragazzi hanno comunicato molto in campo, i ragazzi si sono aiutati e questo approccio è fondamentale per questo finale di stagione. Abbiamo calciato molto in porta e questo è positivo, la vittoria ci deve dare consapevolezza per esprimere le nostre qualità tecniche”.

Nota stonata del pomeriggio la prestazione ancora sottotono degli attaccanti. Marino però vede il bicchiere mezzo pieno e lancia messaggi di fiducia: “Gli attaccanti hanno fatto il loro lavoro, è importante che si riesca a segnare, abbiamo avuto chance e centrato una traversa. Cerri si è battuto molto, facendo sponde importanti, creando situazioni in cui abbiamo sfiorato il gol. Ha giocato molto per la squadra e per i compagni, sono contento di lui e anche di Verde che ha lavorato molto in fase di non possesso. Mancano cinque partite e non mi interessa chi segna. Mi interessa che la squadra vada sugli esterni che devono stare alti. L’azione del gol l’abbiamo provata. Dobbiamo tenere il baricentro alto per vincere le partite. Verde e Soriano li abbiamo messi di più vicino alla prima punta, perché si smarcano bene tra le linee e creano spazio per gli esterni. Nei momenti difficili non bisogna inventarsi nulla ed essere pratici, dobbiamo cercare di variare per non essere monotoni e prevedibili”.

Testa a Cittadella dove la Salernitana deve invertire un trend negativo che dura da ottobre, ultimo e unico exploit esterno della stagione: “Sappiamo che il pubblico è importante, i tifosi ci stimolano, meritano di più e noi cerchiamo di dare il massimo. Spero di giocare in casa anche a Cittadella, sicuramente ci darebbe una grossa mano. Anche la vicinanza della proprietà è stata fondamentale. Il presidente, dopo esserci sentiti telefonicamente, è venuto a parlare con me e con i ragazzi, motivandoci tanto. I calciatori erano molto attenti alle sue parole e credo le abbiamo apprezzate. La reazione si è vista, in avvio di partita abbiamo provato subito a sbloccarla. Questa garra deve esserci sempre. Quando tutte le componenti sono unite e remano tutte dallo stesso lato è più facile raggiungere gli obiettivi”.

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