Mal di gol Djuric, il consiglio di Drago: “Fategli ricevere tanti cross! Sono sicuro farà bene”

Dopo dodici partite, la Salernitana ha solo un problema: Milan Djuric è ancora senza gol. L’attaccante bosniaco è arrivato a Salerno per fare il titolare, ma dopo alcune prestazioni opache Colantuono ha deciso di cedere, giustamente, la maglia nello starting eleven al più meritevole Riccardo Bocalon. Djuric è in crisi, anche se in carriera non ha segnato tanto: nel 2015/2016 la stagione più prolifica con 7 gol in campionato più uno in Coppa. Nel Cesena di Massimo Drago Djuric si trovava bene. Il segreto? “Fargli ricevere tanti cross, così può sfruttare le sue qualità aerobiche“. Il Cesena di Drago giocava con il 4-3-3, ma anche il modulo adottato dalla Salernitana di Colantuono può andar bene: “Per la stazza che ha Djuric è fondamentale avere esterni in campo, quindi o dare ampiezza con il 3-5-2 oppure affidarsi al più classico 4-3-3 – ha detto Drago a Radio Alfa – Nel mio anno giocavamo con i terzini che si sovrapponevano spesso alle ali. Serve arrivare sul fondo. Dispiace che Djuric ancora non sia riuscito a dimostrare il suo completo valore, ma sono sicuro che lo farà nei prossimi mesi”.

Basta solo dargli tempo: “Milan è un giocatore che fatica a entrare in forma. Non si possono aspettare da Djuric 20 gol a campionato, lui è un giocatore che fa giocare bene la squadra: tiene la palla e fa salire la squadra. Soprattutto quando sei pressato e in difficoltà è utile sapere di avere uno sfogo avanti da utilizzare per giocare poi veloce sugli esterni”.

Anche senza l’apporto di Djuric la Salernitana sta andando bene. 20 punti e terzo posto in classifica, anche se le vittorie non sono arrivate con un bel gioco a supporto: “Però i risultati sono essenziali – puntualizza Drago – Quando si vince si lavora meglio e si crea entusiasmo. La Salernitana quest’anno ha costruito una squadra importante, può dire la sua soprattutto perché sta dando continuità al lavoro di Colantuono iniziato nello scorso campionato. La solidità è l’arma in più di questa squadra, i campionati scorsi ci hanno insegnato che vince chi subisce meno gol e la Salernitana da questo punto di vista parte avvantaggiata. Ho visto la partita di Crotone, a parte gli ultimi 10 minuti i granata hanno disputato un’ottima gara, attenta e accorta. Hanno avuto anche l’opportunità di fare il 2-0 e queste partite se non le chiudi a volte non si vincono. Per me è una squadra che può dire la sua, ha fatto un buon mercato prendendo calciatori a parametro zero che possono fare molto comodo: uno su tutti Migliorini che dà fisicità e carattere”. 

Dopo la vittoria con lo Spezia, però, la Salernitana è costretta a fermarsi. Due weekend senza partite, poi il primo dicembre ecco il Cittadella: “Sicuramente la sosta non è bella soprattutto per chi è abituato a certi ritmi. La B è sempre stata affascinante per la sua continuità, queste soste forzate allontanano un po’ la gente dal calcio“.

Domenica ci sarà solo Spezia-Benevento, poi la settimana prossima una giornata regolare. La Salernitana guarderà da casa il turno di B: “Secondo me il Palermo è una squadra che a livello di organico è superiore rispetto alle altre. Il Pescara potrebbe sembrare una sorpresa ma ha un ottimo organico formato da un mix di giovani di qualità e calciatori esperti. Poi hanno un grande vantaggio, non sono obbligati a vincere: le squadre che non hanno pressioni riescono sempre ad arrivare in fondo in Serie B. Le altre arrancano proprio per questo motivo, il Crotone è retrocesso dalla A e si aspettava di salire subito ma non è facile, il campionato è livellato. I presidenti poi per 3-400 mila euro in più hanno scelto di disputare il campionato a 19, non hanno capito che c’è una percentuale maggiore di retrocedere, esattamente il 25% di possibilità in più”.