C’era anche Luca Fusco nella prima Salernitana di Fabrizio Castori nella stagione 2008/09. Oggi l’ex capitano granata ha intrapreso una carriera da allenatore e nella prossima annata guiderà il Sorrento in Serie D. Nell’odierna edizione del Quotidiano del Sud ha rilasciato un’intervista per commentare le scelte della dirigenza granata.
“Castori è completamente diverso da Ventura anche per le idee di gioco e per questo credo che la decisione di affidare lui la panchina sia frutto di una valutazione oculata e mirata. Il mister dà molto dal punto di vista caratteriale poiché è una persona sanguigna, oltre che genuina, seria e per bene. – ha affermato Fusco, oggi 43enne – Dalla sua ultima esperienza a Salerno sono passati più di dieci anni e sicuramente, come un po’ tutti, anche lui ne ha tratto giovamento e credo sia cresciuto sotto tutti i punti di vista. Credo che anche a Trapani abbia fatto un’impresa, visto il modo in cui ha preso la squadra e come l’ha lasciata; se non ci fossero stati i due punti di penalizzazione, i siciliani sarebbero stati salvi e tutto questo depone, ovviamente, a favore del mister e dalla bontà del suo lavoro”.
Sono diciotto i giocatori sotto contratto in granata. Da definire diverse situazioni di rientri da prestiti e di possibili conferme da casa Lazio. A giudizio dell’ex difensore, “la Salernitana dello scorso campionato va azzerata. Ora contano le idee di Castori e qualche giocatore che magari era funzionale al progetto di Ventura potrebbe essere meno centrale in quello del nuovo mister o viceversa. Un esempio è Jallow. Con Castori, a Cesena, ha svolto una grande annata mentre lo scorso anno è incappato in una stagione storta. Ci sono alcuni come Djuric, Cicerelli, Akpa o Di Tacchio da cui si può ripartire perché si sono dimostrati importanti. La difesa? Jaroszynski è stato quello che ha fatto meglio, come anche Karo che è giovanissimo e ha ancora il tempo per migliorare e crescere. Io punterei ancora sul cipriota e sul polacco. Migliorini, nonostante sia incappato in qualche errore, rimane un giocatore affidabile”.
La piazza contesta. Dissenso diffuso sull’operato soprattutto della società per l’ennesimo campionato gettato alle ortiche. “A Salerno non avere la tifoseria che incita e ti dà una mano è sicuramente una bella zavorra. Partire con la contestazione ed il malumore è diverso, rispetto a quando si inizia una stagione con entusiasmo ed unione di intenti. In ogni caso sono i risultati a dover far cambiare idea, alla piazza di Salerno basta poco per accendersi nuovamente“, afferma Fusco prima di parlare delle sue personali ambizioni: “Non mi pongo limiti. Sono un testardo e mi ha sempre contraddistinto l’umiltà e la voglia di raggiungere ogni meta. Sto facendo la gavetta per cercare di fare il meglio anche come mister, so che è difficile ma ci sto mettendo tutto me stesso in questa nuova avventura. Ovviamente il mio sogno è quello di riuscire a fare la stessa carriera che ho fatto da calciatore. Allenare la Salernitana? Realizzerei il sogno di aver giocato ed allenato la squadra della mia città, andrei a chiudere letteralmente un cerchio. Sedermi su quella panchina sarebbe un privilegio”.