Lotito spera nella ripresa tra Roma e Salerno: l’obiettivo è non compromettere i ricavi

La speranza neanche troppo nascosta di Claudio Lotito è quella di tornare a giocare per portare a termine la stagione. Una speranza che riguarda soprattutto la Lazio, ma anche la Salernitana. Non solo per i risultati sportivi, per la corsa scudetto dei biancocelesti e quella playoff dei granata, ma soprattutto per i risvolti economici. I commercialisti del club capitolino fanno infatti sapere che potrebbe esserci un scarso impatto sui ricavi e sul valore dei calciatori se il campionato dovesse riprendere. Così – nel bilancio semestrale – il Consiglio di Gestione: “Nel caso in cui il campionato dovesse riprendere e terminare regolarmente, dato anche lo slittamento degli Europei, non si dovrebbero avere significativi impatti sui proventi dell’esercizio. La pandemia ha causato un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni non risultano completamente prevedibili. Le potenziali ricadute economiche saranno oggetto di costante monitoraggio. l valore dei diritti alle prestazioni dei calciatori che costituiscono la parte significativa del capitale investito netto, non dovrebbe risentire in modo significativo della crisi sanitaria”. Chiaramente, le cose potrebbero precipitare qualora il pallone dovesse ricominciare a rotolare per la stagione 2020/21.

Un discorso facilmente estendibile anche alla Salernitana, controllata per il 50% dalla Omnia Service S.r.l. intestata a Enrico Lotito, figlio di Claudio e per l’altra fetta dalla Morgenstern della famiglia Mezzaroma. La Omnia Service intrattiene ovviamente rapporti con la Capogruppo S.S. Lazio S.p.A. La situazione è critica e la possibilità di tornare alla normalità è lontana, la salute viene prima, tutto dipenderà dal nuovo decreto che confermerà o meno il divieto a svolgere l’attività sportiva professionale all’aperto. L’intenzione della Lazio è quella di far riprendere gli allenamenti ai propri giocatori, magari già dalla prossima settimana, riaprendo i cancelli di Formello, dove la squadra di Inzaghi andrebbe in ritiro seguendo ovviamente un oculato programma di sicurezza: sedute a piccoli gruppi, evitando partitelle e quindi contatti e spogliatoi separati (costantemente sanificati). Le intenzioni di Claudio Lotito potrebbero però essere subito cancellate dal prossimo DPCM che estenderà il divieto di allenamenti a tutto il 3 aprile.