ORE 15.05 – Al termine della cerimonia Claudio Lotito ha risposto alle domande dei cronisti presenti: “Dall’eccellenza abbiamo portato al Salernitana in B, e ora in Serie A, passando per tutti i campionati. Abbiamo vinto la Supercoppa di Lega e la Coppa Italia. Ritenevamo ci fossero le condizioni per arrivare alla massima meta. Quest’anno ho deciso di approdare in Serie A, d’accordo con allenatore e direttore. Serviva carattere e qualità tecnica per raggiungere tali obiettivi. Il calcio è gioco di squadra, conta sempre l’unità di intenti. In passato alcune situazioni imponderabili hanno determinato rendimenti diversi da quelli che ci aspettavamo. Quest’anno non ci sono stati condizionamenti esterni, i calciatori hanno potuto rendere al meglio. C’è una normativa da rispettare, faremo di tutto per far proseguire il percorso di crescita della Salernitana, che resti una società solida. Ora andranno fatte delle valutazioni giuridiche per non far strumentalizzare la situazione. L’interesse è partecipare al campionato di Serie A con una squadra competitiva, al di là della presenza mia o di mio cognato farò di tutto affinché ciò si verifichi. Le richieste ci sono, ma servono i fatti concreti. Noi ci abbiamo messo soldi ed entusiasmo. Abbiamo preso un impegno, davanti alla città, e lo abbiamo portato a termine. La squadra ha incarnato il mio spirito combattivo. La città di Salerno può vantare di nuovo la squadra in Serie A. Abbiamo vinto sul campo. Ora servirà una proprietà che avrà le possibilità economiche di mandare avanti il progetto”.
ORE 14.55 – Pensiero finale anche da parte del capitano Francesco Di Tacchio: “Un grazie va al sindaco e all’amministrazione comunale. È un onore rappresentare questo gruppo e aver regalato alla gente questa grande gioia, attesa da tempo. Un pensiero va anche a tutti i tifosi che ci hanno guardato dall’alto. Ringraziamo l’allenatore, il direttore Fabiani e i presidenti”. A conclusione foto finale al completo, con calciatori, dirigenti, staff tecnico, presidenti e amministrazione.
ORE 14.50 – Anche il dg Angelo Fabiani ha preso la parola durante la premiazione: “Ringrazio in primis Mezzaroma e Lotito, per averci supportato e difeso nei momenti difficili. Non mi dimentico la sfinge di Claudio a Venezia, ci sono stati momenti bui, nonostante fossero state allestite ottime squadre. Nel calcio non c’è nulla di scontato, se oggi abbiamo raggiunto questo traguardo grande merito va agli azionisti di maggioranza. Il merito va anche dato a tutti i calciatori di questi anni, abbiamo dato continuità nella categoria, ma sapevamo che prima o poi avremmo fatto il grande salto. Un grazie va ai ragazzi, che spesso bacchetto, al mister che è stato un grande condottiero. Ancora una volta Lotito e Mezzaroma ci hanno visto lungo. Un grazie a Gabriella Borgia, al segretario, a Sasà Avallone, all’addetto stampa. Grazie a tutti è stato un anno fantastico, emozioni che da tempo non provavo”.
ORE 14.40 – È iniziata la consegna dei premi, parla anche il tecnico Fabrizio Castori: “Quando sono stato chiamato il presidente è stato molto diretto su cosa voleva. Mi sono sentito gratificato nel potermi giocare la possibilità di andare in A. Col direttore Fabiani siamo subito entrati in sintonia. Senza società e dirigenza alle spalle sarebbe stato difficile, i primi meriti sono i loro. La squadra non ha mai mollato, ha avuto uno spirito guerriero, gettando il cuore oltre l’ostacolo. Il gruppo ha trovato forza nelle difficoltà, questa è la cosa che più mi ha gratificato. La vittoria è di tutti, ma è arrivata grazie all’apporto di società, dirigenza, staff e calciatori. Vedere questa città piena di entusiasmo è stata l’ennesima dimostrazione di quanto si tenga alla Salernitana. Grazie di tutto”.
ORE 14.15 – Comincia la premiazione. Parola al co patron granata Marco Mezzaroma: “È un piacere ricevere questo invito. Ritorno dopo esattamente dieci anni in questo salone dove iniziò tutto. Ho provato grande gioia, ma provo anche malinconia. È stato un viaggio lungo, con tante esperienze positive e negative che ci hanno arricchito. Voglio ringraziare mister e calciatori, hanno compiuto un’impresa. Ringrazio anche lo staff e tutti quelli che in società hanno lavorato, sofferto e gioito. Un grazie particolare al direttore Fabiani che è un membro importante di questa grande famiglia. Grazie anche all’assessore Caramanno che ha coniugato bene il suo essere tifoso e il suo far parte delle istituzioni. Vedremo ora cosa succederà, sono convinto che il futuro della Salernitana sarà radioso”. A parlare poi è anche il co patron Claudio Lotito: “Anche io entrando in questa sala ho ricordato il grande entusiasmo con cui siamo stati accolti dieci anni fa. Il sindaco di allora ci diede un compito arduo, prendemmo l’impegno di riportare la Salernitana nel calcio che conta. Lo abbiamo realizzato, con soddisfazione ed orgoglio. C’è stato un grande lavoro di staff, calciatori e società, si è creato un clima familiare. C’era voglia di raggiungere a tutti i costi l’obiettivo. Ora c’è un problema normativo e va trovata una soluzione, sia legale che sportiva. Noi faremo di tutto affinché la Salernitana continui il suo percorso di solidità ed organizzazione, è nostro compito non disperdere quanto di buono abbiamo fatto. La Serie A sarà importante sia sul piano sportivo, ma anche su quello cittadino. Abbiamo soddisfatto la passione di calcio di questa città. L’entusiasmo di questa città ci ha sempre fatto piacere. La Salernitana è una seconda pelle. Ho ricevuto tanti ringraziamenti da tutto il mondo per questa promozione. Servirà sempre sinergia per raggiungere altri traguardi. Ora troveremo la migliore soluzione per la Salernitana”.
ORE 14.10 – Prima dell’inizio della cerimonia l’attaccante Milan Djuric ha parlato ai nostri microfoni: “È un’emozione difficile che si metabolizza dopo giorni. La città è bellissima, abbiamo visto video e striscioni. Anche in questi giorni tra di noi abbiamo ricordato tanti episodi del campionato. Mi farebbe piacere restare, il progetto è sempre stato importante fin dal mio arrivo. Ho un altro anno di contratto, ma si può trovare una soluzione, non dipende solo da me. Venezia-Cittadella? Ho giocato nel Citta, se dovessero salire mi farebbe piacere”.
ORE 13.30 – Al Comune arriva anche l’assessore Angelo Caramanno, soffermatosi su diversi aspetti tra cui quello relativo allo stadio: “Siamo nel calcio che conta, i risultati di Monza e Lecce confermano che a contare sono i progetti anche se questa società ha comunque fatto investimenti importanti. Ha vinto una squadra fatta di persone semplici, con un allenatore che ha trasmesso un senso di grande umanità al gruppo. Non ci sono stati fraintendimenti, questi giocatori si guardavano negli occhi, hanno dato l’anima. La Serie A è stata conquistata e va mantenuta a tutti i costi. Multiproprietà? Sono convinto che questa società, che ha avuto ragione su tutto, saprà gestire al meglio questa situazione. Oggi parliamo con questa società che ha vinto il campionato e che sta avviando un discorso di tutela di questo progetto. Sono certo che ci ha portato in Serie A lascerà la Salernitana in buone mani. Lo stadio è del Comune che deve intervenire per alcuni aspetti. L’Arechi è uno stadio da Serie A, ha bisogno di una rinfrescata, va modernizzato anche nell’aspetto globale ma abbiamo uno degli stadi più belli d’Italia. Bisognerà ragionare con la Questura sul discorso delle reti tra il campo le Curve, in molti stadi italiani non ci sono più. Salerno è pronta, anche per come ha saputo aspettare la Serie A, tra scaramanzia e incredulità, ma ora la città si sta svegliando e sta capendo cosa è accaduto”.
Parola anche al sindaco Vincenzo Napoli: “È un momento emozionante, dieci anni fa proprio qui, nel Salone dei Marmi, iniziò tutto. In quell’occasione il sindaco De Luca consegnò il titolo a Lotito, oggi possiamo dire ‘missione compiuta’. Questa squadra, nel senso vero della parola, ha dato una lezione morale e sportiva. Salerno può essere orgogliosa di tutto questo. La Serie A aiuterà la nostra città a fare altri passi avanti nel progresso economico e nell’essere riconosciuta a livello nazionale. Sono certo che la società avrà la forza per determinare le scelte da farsi nell’interesse della squadra e della città”.
ORE 13 – Fervono i preparativi per la cerimonia a Palazzo di Città: ogni calciatore riceverà un ippocampo in ceramica come quello consegnato dal sindaco venerdì scorso. L’arrivo del co-patron Claudio Lotito è atteso per le 14.
ORE 12.10 – Piazza Amendola off limits: gli agenti della Polizia Municipale stanno liberando il parcheggio situato tra il teatro Augusto e la Questura dalle auto in sosta in attesa dell’arrivo dei giocatori della Salernitana.
Appuntamento alle 13:30 per la cerimonia di scambio omaggi tra il Comune di Salerno e la Salernitana, dopo la promozione in Serie A del cavalluccio marino. Ci saranno Lotito, Mezzaroma, lo staff dirigenziale e tecnico e naturalmente la squadra: i giocatori saranno chiamati uno ad uno per raccogliere il meritato applauso e ringraziamento da parte dell’intero consiglio comunale che accoglierà la delegazione granata assieme ovviamente al sindaco Enzo Napoli e alla giunta al completo. Mancheranno sei elementi (Bogdan, Durmisi, Anderson e Barone, già rientrati a casa per motivi personali, mentre Belec e Veseli devono rispondere alle convocazioni con le rispettive Nazionali). Il primo cittadino riceverà una maglia con la grande A al posto del numero e il suo nome sulle spalle, assieme a un gagliardetto col motto Macte Animo, mentre alla Salernitana sarà donata una targa e una versione artistica del cavalluccio marino.
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