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RILEGGI LIVE. No alla proroga dal CF: “Non contemplato nel trust. Vendita ancora possibile”

AGGIORNAMENTO ORE 15.10 – In diretta dalla sede della FIGC la conferenza stampa di Gabriele Gravina al termine del Consiglio Federale. “Non abbiamo assunto nessuna delibera, non ce n’era bisogno, mi sono limitato a leggere quanto contenuto nell’atto notarile. Qualora l’alienazione delle partecipazioni non fosse realizzata secondo termini e modalità presenti in questo atto, ci sarà l’esclusione immediata dalla Serie A e i disponenti accettano tale circostanza. Tutto contenuto qui, ieri sera ho ricevuto la richiesta di uno dei disponenti di proroga che però non è contemplata. Noi pertanto ci auguriamo che in questi 10 giorni arrivi un acquirente, altrimenti l’atto notarile è chiaro. Potrebbero esserci altre realtà in futuro, ci siamo preoccupati dei criteri che vadano in capo a valutazioni diverse per ripescaggi, valutiamo la possibilità di offrire anche la partenza da campionati professionistici di base. La Lega A ha espresso la posizione in una nota, non era l’unanimità, una società era d’accordo nel rinvio a condizione di penalizzare la Salernitana, non prevista. Non c’è stata votazione, se non presa di coscienza dell’atto notarile chiaro in un accordo tra trustee e disponenti.

Il campionato a 19 squadre? È un problema che mi pongo, ma non è l’impostazione che posso seguire, non è questo il problema, ma è un sistema che deve essere credibile in termini di opportunità offerte alle competizioni. Le decisioni degli atti notarili sono rispettate, abbiamo dato 6 mesi di tempo, credo siano stati sufficienti. Attorno a questo caso che è un unicum, abbiamo assunto decisioni ferree, ci sono i ricorsi di soggetti interessati. Il mondo del calcio vive alla ricerca di interessi diretti e personali che vanno a discapito delle valutazioni di sistema. Ho sentito cifre che credo non spetta a me giudicare, se una società sana ha zero offerte un problema c’è.

La tifoseria? Il rispetto verso città e tifoseria è stato dimostrato dal primo istante. A maggio abbiamo cominciato a sollevare il problema, ci è stata chiesta una settimana e io ne ho date tre, alla scadenza, applicando quella norma che tutti conoscevano, il proprietario era stato il primo ad auspicare quell’intervento, mi sembra strano che qualcuno oggi dica qualcosa. Un imprenditore sa bene che rischia di vincere il campionato, quindi ha avuto la possibilità di attivare tutti i meccanismi. C’è stato rispetto totale nell’accettare uno strumento consentito, ci è stato detto che era temporaneo e lo sottolineo, è stato accolto e ho ricevuto ringraziamenti per aver dato questa disponibilità. Ha ragione la città di Salerno che merita rispetto, il che significa anche essere responsabili e consapevoli che in un sistema stai mandando una società in liquidazione, ti devi porre il problema prima. Io sono il titolare dei valori della città che ho cercato di difendere fino in fondo. Sono convinto che in dieci giorni la Salernitana si venderà. Non è possibile oggi ancora continuare a discutere di una realtà di questo tipo che ha zero offerte, quando ci sono dieci dichiarazioni di interesse che si polverizzano. Qualcosa certamente non va ma non spetta a me giudicare, posso solo dare grande speranza. Ho visto e sentito striscioni e cori, non sto adottando decisioni o promesse, mantengo una linea di coerenza. Al 31 dicembre non ci sono sconti, l’ho detto ripetutamente in questa sala, se innesco meccanismi alternativi mando la Figc al massacro. Farò una brutta figura, attribuitemi responsabilità, ma non mando la Federazione al massacro perché altri hanno avuto l’opportunità o inopportunità di affrontare la questione in maniera diversa. Quando ci sono deroghe non è facile, ho fatto un atto di grande coraggio nel togliere la norma definitivamente: abbiamo già dei ricorsi. Due realtà mi hanno citato. L’articolo 16 bis dice che la società che genera incompatibilità nella multiproprietà è l’ultima società acquistata. Io ho preso atto dell’atto notarile, ognuno poi valuta i ricorsi che vuole. Spero che quella contro l’Inter non sia stata l’ultima partita in A della Salernitana, ma non sono contemplate proroghe. Se arriva una comunicazione dei trustee in merito ad un’offerta bene, altrimenti i granata sono fuori. Il campionato non è falsato. La decisione è sconcertante, ma il problema andava affrontato prima. Ci siamo trovati di fronte ad una deroga, concessa diversi anni fa, ma la deroga prevedeva, su richiesta dello stesso proprietario, che la Salernitana non doveva essere iscritta in A. Non farla iscrivere neanche mi sembrava un atto di cattiveria inaudita. Abbiamo dato più tempo perché il trust ci sembrava uno strumento valido. C’erano le condizioni per risolvere il problema e ci sono ancora, ma la risoluzione non dipende da noi, ma dai disponenti. Il presidente De Luca è stato l’unico con cui abbiamo dialogato in maniera collaborativa.

Questione Udine? C’è stata una decisione in sede di collegio di garanzia che ha dato in maniera chiara grande rilievo alle decisioni delle ASL. Abbiamo chiesto un’attività di coordinamento nazionale, purtroppo non abbiamo avuto risposta, i nostri protocolli sono ben noti a tutti, quando interviene l’autorità locale è complicato pensare di attivare meccanismi che vadano a confutare decisioni del genere. I no vax da noi non occupano grandissimi spazi. Il protocollo è noto e ha sempre funzionato. Possiamo però far poco di fronte all’ASL”.

 

AGGIORNAMENTO ORE 14 – Lotito lascia la sede della Figc senza rilasciare dichiarazioni. Alla sua uscita, pochi tifosi della Salernitana a contestarlo e a chiedergli di “liberare la Salernitana”. 



AGGIORNAMENTO ORE 13.30 – È terminato il Consiglio Federale che non concede proroghe alla Salernitana. Lo ha annunciato Giancarlo Abete della Lega Nazionale Dilettanti all’uscita dalla sede di via Allegri: “C’è stata una presa d’atto della situazione, c’è in corso un iter che entra nella fase decisiva. In questo momento non c’è possibilità di intervenire. Devono esserci delle offerta da valutare da parte del trust. Fino al 31 dicembre l’iter in corso non può essere modificato, non può esserci nessuna delibera innovativa ora”.

“Non abbiamo assunto decisioni, abbiamo preso atto della situazione. Speriamo che in questi 10 giorni la situazione si risolva” ha ribadito Calcagno dell’Assocalciatori. Parole a cui fanno eco quelle di Ghirelli, numero uno della Lega Pro: Si aspetta il 31 dicembre, sperando che termini la sofferenza dei tifosi. Se non c’è una proposta, si rispettino le regole. Ne parlerà il presidente Gravina, spero che questa vicenda non si ripeta per altri”.

“La nostra posizione è quella del Consiglio Federale, senza cessione campionato 19 squadre. Sicuramente sentirò Colantuono col presidente Ulivieri, vedremo cosa fare” ha dichiarato Mario Beretta dell’Assoallenatori, seguito dal presidente Ulivieri: “Unica decisione che poteva prendere, ovvero aspettare eventuali acquirenti. Capisco la preoccupazione dei tifosi, ma ci sono delle norme e delle decisioni da cui non si può derogare. Cessione? Ci sono anche i miracoli, l’interesse è di arrivare a fine campionato a 20 squadre, ma la proroga non ci sarà. La Figc deve far rispettare le regole e rispettare le norme. I nostri consiglieri non saranno a favore. Colantuono? Siamo vicini a tutti gli allenatori e saremo vicini a tutti, ma vengono prima gli accordi scritti”.



AGGIORNAMENTO ORE 13 – Filtrano le prime indiscrezioni da Roma: il Consiglio Federale non vorrebbe andare oltre il 31 dicembre. Una posizione particolarmente rigorosa da parte della Figc, ma con delle possibili clausole di cui si continua a discutere. Attesa una conferenza stampa nel primo pomeriggio, orientativamente dopo le 15.

AGGIORNANENTO ORE 10.45- In via Allegri arriva anche Claudio Lotito: nessuna risposta ai cronisti presenti all’esterno da parte del patron della Lazio che non esprimerà il suo voto per ovvi motivi di conflitti di interesse. Presente anche Domenico Cerruti, storico presidente dell’Agropoli “per un saluto di Natale a Gravina”.



AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Tutto pronto per il Consiglio Federale nella sede della Figc in via Allegri, presidiata da blindati e auto della Polizia ed anche una vettura della Municipale di Roma. Tra i primi ad arrivare, il presidente Figc Gravina, il numero uno della Lega Pro, Ghirelli, ed il rappresentante dell’Assocalciatori, Calcagno, seguiti da Demetrio Albertini (presidente settore tecnico Figc), Giancarlo Abete (Lega Nazionale Dilettanti) e Mario Beretta dell’Assoallenatori.  Tampone obbligatorio per i consiglieri.

ARTICOLO ORE 9  – Non si gioca a Udine, ma quella di Roma è una partita ben più importante. È in programma alle 11 il Consiglio Federale che dovrà decidere se prorogare o meno l’attività del trust e, quindi, se estromettere oppure no la Salernitana dal campionato di Serie A. Appuntamento in via Allegri dove potrebbe recarsi anche una delegazione di tifosi granata. La Curva Sud, in occasione della sfida con l’Inter, ha chiesto al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina di mantenere le promesse estive: “Dilettanti,  Promozione o nei campi di periferia, la Salernitana per noi non ha categoria”. La redazione di SalernitanaNews.it, presente a Via Allegri a Roma, vi aggiornerà in tempo reale con i suoi inviati.

Il Consiglio Federale a Roma

Proprio Gravina presiederà l’incontro al quale, in veste di consigliere, prenderà parte anche Claudio Lotito: il disponente non voterà per evidente conflitto di interessi. La scorsa settimana, dopo l’assemblea di Lega Serie A, disse: “Ormai sono fuori, chiede a chi governa la Salernitana”. Il campionato di massima serie, dunque, sarà rappresentato da Dal Pino Marotta: al volto anche Mauro Balata (Lega B), Francesco Ghirelli, Alessandro Marino e Giuseppe Pasini (Lega Pro), Daniele Ortolano, Stella Frascà, Florio Zanon, Francesco Franchi, Maria Rita Acciardi e l’invitato Giancarlo Abete per la Lega Dilettanti, Umberto Calcagno, Davide Biondini, Valerio Bernardi e Chiara Marchitelli per l’Assocalciatori, Mario Beretta e Zoi Gloria Giatras per l’Assoallenatori ed Alfredo Trentalange, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri.

I paletti

La proroga potrebbe arrivare solo a patto che Lotito e Mezzaroma accettino dei nuovi paletti, ovvero delle regole più chiare per consentire a potenziali acquirenti di rilevare le quote della Salernitana. I disponenti potrebbero anche impegnarsi a non adire le vie legali contro la Federcalcio e a non tornare in possesso del club a fine stagione in caso di mancata cessione, anche se con il club retrocesso. Marco Mezzaroma, interpellato dal quotidiano Il Mattino, a tal proposito ha ribadito che “la Morgenstern (società della famiglia Mezzaroma, ndr) non ha alcun interesse a riprendersi le sue quote di Salernitana il 30 giugno 2022, anche se malauguratamente dovesse retrocedere. Considero finita la mia bellissima avventura nel calcio il 25 giugno scorso. Però, nel contempo, pretendo di ricavare un valore giusto dalla cessione della società. Io e mio cognato siamo la vera parte lesa in questa situazione: saremmo gli unici ad avere perdite patrimoniali consistenti se non dovesse esserci la vendita”.

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