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Le risposte di Akpa Akpro: “A Salerno per la Serie A, con Ventura siamo squadra vera”

“Salerno è bellissima, ci sono tanti posti da vedere. La gente è calorosa e con la mia famiglia mi trovo bene, sono molto felice di essere qui”, è un messaggio d’amore ad aprire la chiacchierata tra i tifosi della Salernitana e Jean Daniel Akpa Akpro che si è concesso, sul profilo Instagram ufficiale del cavalluccio, alle curiosità dei supporter. Il centrocampista granata ha descritto come sta vivendo il periodo di quarantena forzata, segnato anche da una notizia triste: “Il lato positivo è che posso passare tanto tempo con la mia famiglia, con mia moglie e con i miei figli. Purtroppo ho perso anche un familiare e, dovendo rimanere a casa, non ho potuto salutarlo per l’ultima volta”.

Il classe ’92 torna sul suo passato francese e parla anche della Nazionale ivoriana: “In Francia giocavo in Ligue 1, l’equivalente della Serie A, ora gioco in Serie B, quindi sono due cose diverse. Di Tolosa ho bellissimi ricordi, sono nato lì e lì ho cominciato col calcio. A 18 anni ho firmato il primo contratto da professionista e ho esordito. A Tolosa mi sono guadagnato anche la prima convocazione in Nazionale e ho realizzato il mio sogno di indossare quella maglia, esordendo in un Mondiale. Con la Costa D’Avorio ho vinto un trofeo ed è stato bellissimo, un modo per emozionare e far avvicinare la gente al calcio”. Akpa svela anche il suo modello, i compagni che stima e le simpatie calcistiche:Zidane è il mio idolo, Drogba e Yaya Touré sono i miei connazionali più forti. In carriera ho avuto tanti compagni di squadra bravi oltre a loro, anche Kolo Touré, Gervinho, Aurier e Kalou in Nazionale. Nel club ho avuto Rabiot e Capoue. Real Madrid e Juventus sono squadre fortissime, mi piace molto vederle giocare”.

Tasto stop sul passato e finalmente il presente, ovvero la Salernitana: “Sono arrivato qui con l’obiettivo di centrare la Serie A, tutti dobbiamo avere le stesse ambizioni. Vorrei chiudere la carriera in granata. Mister Ventura è stato bravo a capire i nostri problemi e a trovare i punti deboli, li abbiamo corretti con lui e ora siamo una squadra vera. In questo campionato nella sfida di ritorno contro il Benevento abbiamo fatto bene, anche io ho fatto una bella partita, come anche lo scorso anno contro il Palermo fuori casa. Il gol col Cosenza è stato importante perché il primo con la Salernitana, oltretutto è valso la vittoria. L’Arechi pieno con i tifosi che incitano mi spinge a dare sempre il massimo. Il coro sulle note di Despacito è bellissimo”.

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