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Lassana, dura presa di posizione contro la federazione maliana assieme agli altri compagni

Mentre è al centro di trattative di mercato per la sua cessione (clicca qui per leggere l’articolo), Lassana Coulibaly si schiera apertamente contro i governanti del calcio maliano al pari di tutti gli altri suoi colleghi della Nazionale. Un qualcosa di raro e molto pesante. I calciatori della nazionale africana minacciano infatti di boicottare le prossime partite di qualificazione alla Coppa d’Africa di settembre e hanno pubblicato un duro comunicato congiunto sui propri profili social, compreso quello del mediano della Salernitana.

“Siamo profondamente preoccupati di fronte alla crisi che tocca il nostro sport. Dopo diversi anni, malgrado il nostro impegno e il sostegno incondizionato del pubblico, non siamo riusciti a raggiungere i nostri obiettivi. Per questo comprendiamo la rabbia dei nostri sostenitori. È tempo di smetterla di nascondere la realtà e di porsi le giuste domande per sperare di cambiare le cose. – si legge nella nota pubblicata anche da Lassana – Il turnover di giocatori e allenatori è evidente ma non dovrebbero anche i dirigenti mettersi in discussione? Quali sono le ambizioni del calcio maliano? Essere professionisti dev’essere la nostra priorità per mettere fine alle condizioni che ostacolano le nostre performances. Riconosciamo gli sforzi dello Stato per migliorare le nostre infrastrutture, ma anche i risultati sono stagnanti a causa della cattiva gestione dei nostri leader. Chiediamo ai dirigenti della federazione di assumersi urgentemente le proprie responsabilità. Noi, i giocatori, siamo determinati a rappresentare con orgoglio il nostro Paese, ma abbiamo bisogno del sostegno e della visione illuminata di leader determinati a portare il Mali ai vertici della scena internazionale. Per questo, oggi, ci assumiamo le nostre responsabilità. Se la situazione rimane invariata, ci riserviamo il diritto di non onorare la selezione e di non partecipare alle prossime partite di qualificazione. Per amore del Mali e del nostro Paese, stiamo prendendo questa decisione delicata, ma necessaria per le generazioni future. Tutto questo deve finire. Siamo fieri di portare i colori delle Aquile e ringraziamo i tifosi. Speriamo arrivino giorni migliori. Insieme possiamo superare questa crisi e riportare in alto il calcio maliano”.

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