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La Salernitana abbandona i lanci lunghi: contro l’Hellas fraseggio a centrocampo “esasperante”

Difficile cogliere le emozioni di un tecnico come Colantuono, puntiglioso e sempre alla ricerca del pelo nell’uovo. Ieri però il tecnico di Anzio era soddisfatto della sua squadra, di come è entrata in campo, di come ha gestito la gara, di come ha vinto contro una delle due corazzate del torneo. La Salernitana si è rialzata dopo il punto in due partite, la scoppola di Benevento e il deludente pareggio con l’Ascoli. Se lo 0-4 del derby era stato pesante nel risultato ma comunque per certi aspetti accettabile (la sconfitta era comunque arrivata con un avversario troppo superiore ai granata), l’1-1 nell’infrasettimanale con i bianconeri aveva fatto arrabbiare e non poco il tecnico del cavalluccio. Non solo i punti persi, ma soprattutto un gioco inesistente. Un solo schema, lanci lunghi per cercare la testa di Djuric. Nulla più.

Quella partita la Salernitana l’aveva chiusa con il 68% di possesso palla, ma il dato più clamoroso erano i 36 passaggi riusciti. Pochissimi. In settimana Colantuono ha tenuto tutti a rapporto, ore passate davanti ai video per rivedere più e più volte le situazioni di gioco con l’Ascoli, con fermo immagini per evidenziare meglio errori e giocate sbagliate. La tv deve aver aiutato Schiavi e compagni che contro il Verona hanno messo in campo ben altro spirito di iniziativa. I lanci lunghi sono stati eliminati quasi del tutto (del resto Colantuono è stato chiaro, devono essere “l’eccezione e non la regola“), il giro palla è stato cercato anche quando il pressing del Verona si faceva minaccioso (anche qui Colantuono ha tenuto a sottolinare come il possesso palla dei granata sia stato a tratti “esasperante“, nell’accezione positiva del termine). La Salernitana ieri ha giocato o quantomeno ha provato a farlo, non è un caso che la diretta conseguenza siano stati entusiasmo del pubblico e tre punti. Contro l’Hellas la Salernitana ha tenuto palla per il 34% di gara, dato che non desta stupore viste le differenze tecniche tra le due squadre. Ciò che però fa felice Colantuono è il numeri dei passaggi realizzati, ben 199. Dai 36 di martedì ai duecento di ieri, lo scarto è ampio ed evidente. E’ questa la strada che Colantuono vorrebbe vedere percorrere dai suoi ragazzi. Se la Salernitana, squadra tra le più forti atleticamente della B (se non addirittura la più forte) riesce a coniugare alla prestanza fisica a un gioco quantomeno discreto, allora il sogno playoff è possibile. Piano piano i granata crescono, contro la Cremonese già un test importante per capire a cosa la Salernitana vuole puntare. Parola chiave nel torneo di B: continuità.

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