La rinascita di Bronn: dalla ‘quasi’ rescissione alla titolarità

Dopo un incerto precampionato, dove non si conosceva quale sarebbe stato il suo futuro, Dylan Bronn ha conquistato la fiducia di Giovanni Martusciello, diventando un titolare inamovibile nella difesa granata. Un inizio di stagione in crescendo per il classe 1995 tunisino, che questo luglio fu molto vicino all’addio. La rescissione contrattuale, infatti, sembrava più che una semplice suggestione, con diverse squadre che avevano messo gli occhi su di lui, Standard Liegi fra tutte. Poi alla fine il direttore Petrachi ha scelto di puntarci, probabilmente non ritenendolo tra i calciatori facenti parte della rosa che l’anno scorso retrocesse dalla massima serie e che il dirigente pugliese ha mandato via da Salerno. Il difensore infatti, lo scorso gennaio, è passato in prestito al Servette in Svizzera, dove in sei mesi è riuscito a conquistare la coppa nazionale insieme ad un terzo posto in classifica, ritrovando anche continuità di impiego (13 presenze). Non però come il primo anno a Salerno quando, arrivato dal Metz nell’agosto 2022 (lo prese l’ex ds De Sanctis), giocò 24 partite in Serie A.

Il presente

Ora l’originario di Cannes sembra essere rinato e dopo un avvio un po’ altalenante pare aver trovato la giusta stabilità, contribuendo in maniera molto importante alle ultime tre reti inviolate della Salernitana in campionato. Apice del suo ottimo momento di forma è stata proprio l’ultima gara vinta dai granata in trasferta allo stadio Renzo Barbera, dove il tunisino ha fornito la migliore prestazione di questo campionato. Ora, rientrato dal ritiro della nazionale a causa di un affaticamento muscolare, Bronn è pronto per partire dal primo minuto in occasione della sfida in programma all’Arechi contro lo Spezia. In coppia con lui ci sarà il classe 1992 Gian Marco Ferrari, per formare ancora una volta una difesa di grande esperienza che sta già dando i suoi frutti.