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La ricetta di Fiorillo: “La nostra disponibilità al lavoro ci farà migliorare. Meritavamo qualche punto in più”

Servirà anche l’esperienza di un uomo spogliatoio come Vincenzo Fiorillo per risalire la classifica. Il portiere ha parlato ai microfoni di Lira Tv: “Non ci aspettavamo di essere in questa situazione di classifica, la Serie B è strana, lo sappiamo. Credo che questa squadra meriti qualche punto in più di quelli che ha, il momento è delicato ma abbiamo tutto per migliorare”.

L’ex Pescara conosce benissimo il neo tecnico Stefano Colantuono, con il quale ha condiviso parte della stagione 2021-22: “Col mister ho già lavorato, lo conosco bene. La sua carriera parla per lui, viene etichettato come uno che entra in situazioni difficili, ma fa questo mestiere da anni a grandi livelli e sa dove mettere le mani. La squadra sta rispondendo bene e ha valori importanti, miglioreremo la situazione con la nostra disponibilità al lavoro”.

Il portiere ha provato a dare una spiegazione al momento negativo: “Non è una sola cosa a non aver funzionato, non dobbiamo però cercare alibi. Abbiamo patito assenze importanti, spesso a rotazione; ci sono giocatori che inevitabilmente alzano il valore della squadra. Mister Martusciello è stato sfortunato a non avere sempre tutta la rosa a disposizone, questo è uno dei motivi della mancanza di continuità nei risultati”.

Il calciatore ha parlato anche della sua situazione, con la scelta di restare a Salerno, nonostante il suo contratto scada nel 2025: “Personalmente sono stato fermo un po’ di tempo, non è facile per il mio ruolo. Ti alleni al massimo, ma ci sono dinamiche che solo la partita può darti. Spero di poter dare un contributo migliore, rispetto a quello dato finora. Il rosso col Cesena ha penalizzato di molto il risultato della squadra. Dovrò farmi trovare pronto in caso di assenza di Sepe. L’episodio col Cesena è frutto delle poche presenze fatte in questi anni – ha proseguito Fiorillo -. Spero di avere l’occasione per rifarmi. Sono molto contento di essere a Salerno. Sono rimasto colpito, in positivo, dal direttore che in estate mi ha chiesto di restare per formare un gruppo forte. Mi sono sentito importante, nonostante non sia un titolare. Questo mi ha fatto davvero piacere, Petrachi ha visto in me gli atteggiamenti giusti e ha dato importanza a questa cosa. Ho fatto una scelta di vita, sono stato per tanti anni a Pescara. Sono contento di ciò che ho scelto finora e anche di essere qui. In Serie A ho giocato poco, ho avuto davanti portieri forti, una presenza che però mi ha arricchito. Spero di restare ancora a lungo e magari, un domani, lavorare per la Salernitana. Qui a Salerno ho avuto tanti bravi allenatori. Mister Colantuono è un martello, è la persona giusta: conosce benissimo l’ambiente e può darci una grande mano. Sono ormai esperto e ho anche il ruolo di aiutare i giovani. Abbiamo ragazzi bravi in campo e fuori, devono capire che, anche se sono in B, sono in una società di spessore, con grandi responsabilità e pressioni. Fare bene a Salerno può essere un bel trampolino di lancio per il futuro”.

Fiorillo ha parlato anche della disastrosa retrocessione dalla Serie A: “Lo scorso anno siamo venuti a mancare come gruppo, perché, con onestà, dico che non è statto facile insturare rapporti forti con giocatori di diverse nazionalità. Abbiamo realmente faticato nel trovare una unione che può aiutarti in momenti difficili, i risultati negativi hanno poi ingigantito tutto per una squadra che, a mio parere, aveva tutte le carte per salvarsi. Siamo venuti meno negli scontri diretti salvezza”.

Il numero 1 ha ribadito la voglia cambiare volto alla classifica: “Il direttore Petrachi è stato bravo ad individuare le persone giuste. Chi è rimasto, dopo la retrocessione, ha fatto un lavoro importante per creare un gruppo. Abbiamo voglia di rivalsa, ma anche dispiacere per i tifosi. Siamo delusi se non vinciamo. Vorremmo regalare loro un campionato diverso. Non possiamo stare così in basso. Anche quando facevamo risultati, sentivamo la responsabilità. Dobbiamo dare grande disponibilità al mister per lavorare, basta un attimo per ribaltare tutto. Pensiamo una partita alla volta, ora prepariamo il Sassuolo, senza guardare oltre. Questo gruppo sta crescendo in senso di appartenenza, abbiamo voglia di uscire da questa situazione per portare la Salernitana in alto. Quest’anno abbiamo senz’altro costruito un bel gruppo in poco tempo e non era facile dopo le scorie dello scorso anno. Abbiamo costruito una buona base in ritiro, abbiamo un senso di appartenenza che crescerà. A Reggio Emilia avremo una partita difficile contro una delle squadre più forti del campionato. Lavorando nel modo giusto, può essere la gara della svolta”.

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