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La proprietà intervenga prima che sia troppo tardi: Salernitana, così rischi!

Il 26 novembre del 1980 Il Mattino apriva in prima pagina con un appello chiaro: “Fate presto”. Il quotidiano, naturalmente, si riferiva alla condizione post terremoto della Campania. Oggi sono passati 44 anni dalla tragedia dell’Irpinia, ma il messaggio può essere riutilizzato in chiave Salernitana.

Lo scossone del cambio allenatore non ha portato i suoi frutti. I ragazzi di Colantuono hanno dimostrato evidenti limiti contro la corazzata Sassuolo ed adesso la situazione diventa veramente difficile. La Bersagliera non vince dal 6 ottobre ed i granata sono attualmente in pienissima zona retrocessione.

La tifoseria e l’ambiente granata necessitano di un intervento di Danilo Iervolino. Il proprietario dell’ippocampo non rilascia dichiarazioni da tempo, non presenzia al centro sportivo dal post vittoria a Palermo e non è tornato allo stadio Arechi (assente per influenza contro lo Spezia, in quell’occasione sembrava annunciato) in questa stagione. A chiedere l’intervento del patron, tra l’altro, è stato Gianluca Petrachi. Ferito nell’orgoglio dopo le dichiarazioni post Bari, il direttore sportivo ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione di Colantuono: “La squadra l’ha fatta Petrachi, ma bisogna vedere come l’ha fatta, che possibilità ha avuto di prendere i calciatori. Sono comunque agguerrito e motivato. A gennaio vedremo cosa riusciremo a fare, mi piacerebbe mettere giocatori che posso prendere senza vincoli. L’autonomia vuol dire avere a che fare con un presidente presente. Ho condiviso tutto, in estate, con Milan. Nell’ultimo periodo il presidente è tornato a prendere in mano la situazione, spero di averlo al mio fianco, in maniera attiva, nel mercato di gennaio”.

Parole forti dell’ex Torino che nel mercato invernale vorrebbe rinforzare una squadra che in questo momento rischia di creare distanze pericolose dalle parti “tranquille” della classifica. Sicuramente c’è stata un’iniezione di serenità ad un ambiente già di per sé depresso. La prossima partita contro la Carrarese darà inizio ad una trafila di gare che sanciranno un crocevia fondamentale nella stagione dei granata: la sfida contro i toscani, la trasferta di Modena ed il derby contro la Juve Stabia.

Intervenire adesso per caricare l’ambiente e per arrivare a questo ciclo di partite con l’assoluta convinzione che tutti stiano remando verso la stessa direzione con la stessa forza e determinazione. In quale modo? Fatti concreti e non più parole, unirsi a protezione del bene società e categoria, per evitare una seconda retrocessione consecutiva che avrebbe forti ripercussioni. La società valuta di mandare la squadra in ritiro (leggi qui l’articolo) e spera di invertire la rotta nel modo migliore contro la Carrarese. La proprietà è chiamata a rompere gli indugi e a stringersi vicina al gruppo e alla dirigenza, evitando incomprensioni e tracciando una linea sicura per i prossimi mesi, perché la tifoseria merita risposte importanti e non questa classifica che, con una fortuna diversa, poteva anche non essere così cattiva, però ora è realtà.

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