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La passione granata supera i confini: nasce il “Salernitana Club Barcellona”

Di Salernitani che vivono lontano da Salerno ne è pieno il mondo. Ma il comune denominatore è la Salernitana, capace di aggregare e unire a qualsiasi latitudine. La “Bersagliera” che sta vivendo uno dei momenti più sfavillanti della sua ultracentenaria storia, facilita l’incontro tra cuori granata e la nascita dell’ennesimo club ne è la tangibile dimostrazione. Questa volta, però, a far notizia, è il luogo in cui questo club è esploso: Barcellona.

Uniti da un ideale, guidati dalla condivisione di una fede, perché godere tra “fratelli” ha un altro sapore. Con questi intenti, è nato il Salernitana Club Barcellona che da inizio campionato unisce una ventina di tifosi dell’Ippocampo che risiedono in Catalogna e che hanno deciso di far nascere questa iniziativa. Luca Galdi, ideatore e fondatore del gruppo, racconta come è nata l’idea: “Era da tempo che ci pensavo, poi un pomeriggio vidi spuntare una bandiera della Salernitana su un balcone e cercai in tutti i modi di contattare il proprietario di quella casa. Bussai a varie persone, senza successo, ma dopo qualche tempo vidi camminare un ragazzo con una maglietta granata con su scritto Antonio Amato; era lui, lo avevo trovato, si chiama Maurizio Di Maio ed è salernitano DOC”.

Dopo una chiacchiera tra i due, nasce il tam tam sui vari gruppi di Italiani a Barcellona presenti su Facebook, con il seguente annuncio: “siamo tifosi della Salernitana, vogliamo vedere la partita insieme, ci trovate in un gruppo whatsapp”, e così è nato il tutto. Le fondamenta del tifo granata a Barcellona sono composte da Luca, Maurizio e dall’immancabile mascotte, il figlio Pietro, da Luciano Principe, Rocco Napoli, Antonio Pedrotti, Fabio Colace, Beppe Pierri, Alessandro Bifano, Sergio Guerriero, Mario Noschese, Antonio Giordano, Adriano Ballotta, Stefano Pisani e dall’immancabile Giuseppe Conforti, conosciuto per lo striscione “Salerno Presente”, che fa il giro degli stadi di tutto il mondo. Il club da subito trova anche una casa dove vedere le partite: nel ristorante, Famos Fushion Italian Bistrot, nel cuore della Barceloneta, gestito da Antonio Meluzio, che il cavalluccio ce l’ha tatuato sul braccio. “Ormai ritrovarci a vedere la Salernitana è un appuntamento fisso. Io e Pietro non ce la facevamo più a vedere le partite soli. Tra l’altro mio figlio è nato qui, per lui la Salernitana è tutto, il Barcellona è un passo indietro”, afferma Maurizio Di Maio che da anni ha l’Ippocampo esposto sul balcone: “lo appesi dopo la promozione in A e dissi a mia moglie che non lo avrei mai tolto”.

Il logo del Salernitana Club Barcellona, creato dal graphic designer Antonio Pedrotti, è fatto, seguiranno magliette, stendardi e bandiere “perché già adesso andiamo in trasferta e tra poco avremo anche il nostro vessillo”, conclude Luca Galdi.

Anche in Spagna, quindi, battono cuori granata; in attesa – chissà – di vedere anche le prestazioni della Salernitana oltre i confini nazionali la passione dei tifosi ha già raggiunto una dimensione continentale.

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