Calciomercato e non solo. Nel corso della conferenza stampa di presentazione il direttore sportivo Morgan De Sanctis ha parlato anche delle ambizioni personali e del club. “Voglio fare il miglior lavoro affinché la Salernitana abbia i successi che merita. Sento profondamente la responsabilità ma sono anche certo che, per quello che è stato il mio percorso da calciatore prima e da dirigente poi, questo si trasformerà in energia positiva, adrenalina, coraggio e idee, quello che serve a una società che ha una nuova strada, speriamo la più soddisfacente possibile davanti a sé” ha dichiarato in apertura il direttore sportivo granata.
Il ds ha approfondito il tema del budget a disposizione per il calciomercato estivo: “Il presidente ne ha garantito uno che andrebbe splittato tra investimenti per i cartellini e monte salari ed è di garanzia per fare in modo che la rosa sia più competitiva di quella dell’anno scorso. Il mercato è sempre in movimento, abbiamo tanti giocatori in uscita, il budget è elastico. Per riconoscere il valore di quel che sta facendo la proprietà, a differenza di altri club, non siamo nella condizione di dover vendere o svendere il nostro patrimonio”.
Sotto l’aspetto tattico, si lavorerà per allestire una squadra da 3-5-2: “È la base di partenza, un 3-5-2 aggressivo e arrembante, ma Nicola non è un integralista. Quando la rosa sarà definita si immaginerà di trovare le migliori soluzioni tattiche possibili. Sul discorso tecnico-tattico però non entro: credo molto nelle gerarchie e negli ambiti di responsabilità. Non parlerò mai di cose che stanno a un livello che non mi appartiene. L’obiettivo è la salvezza. Lo dico con grande entusiasmo che voglio trasmettere ai tifosi: anche salvarsi alla penultima giornata sarebbe un grande risultato. Sto cercando di far passare l’idea che abbiamo bisogno di consolidarci in categoria, mi aspetto che i tifosi ci siano vicini dall’inizio alla fine. Lo faranno ma non devono con l’idea che questo club in 12 mesi possa diventare come altri che invece hanno fatto un percorso lunghissimo”.
In sala stampa anche il responsabile dell’area tecnica ed ex centrocampista Giulio Migliaccio oltre a Simone Lo Schiavo, a capo dello scouting granata: “Col mio gruppo di lavoro e con l’allenatore decidiamo, il presidente comanda. È una cosa assolutamente normale che non è prerogativa di altri club in cui potrebbe esserci imposizione. Qui c’è condivisione, decisione e poi approvazione. Ad oggi mi sento di essere sulla nave giusta. Tanto del mio tempo sarà indirizzato a fare in modo che questo meccanismo possa funzionare senza alcun tipo di intrusione. Migliaccio starà molto tempo con la squadra rispetto a me e sarà il responsabile dell’area tecnica. Lo Schiavo in questo momento è responsabile dell’area scouting che parte oggi con i know how che abbiamo fatto nelle precedenti società, è la cosa che ci rende subito efficienti. In una seconda fase il club meriterà di incrementare quest’area. Abbiamo 60 giorni ancora di mercato in cui approfitteremo di tutto ciò che conosciamo per portare giocatori di cui siamo assolutamente convinti”.
Cruciale sarà l’aspetto relativo al vivaio: “Sul settore giovanile siamo in ritardo ma non potremmo esserlo per sempre. Presto ci sarà l’ufficializzazione del nuovo responsabile e del tipo di progetto che si farà. L’obiettivo è non retrocedere in Primavera 3, nel giro di pochi anni dovremo essere in Primavera 1 per dare giocatori alla prima squadra. Non sarà un progetto aggressivo di riempimento di giocatori di seconda o terza fascia o stranieri, ma partirà dalla base, integrando le strutture e le qualità per fare bene il lavoro di formazione con gli allenatori. Non sarà un lavoro con ritorno immediato. Il progetto di prima squadra è triennale: ci salviamo alla penultima, tra due anni alla quintultima e tra tre anni essere sicuri di avere le condizioni per non soffrire. Sul settore giovanile il termine è più ad ampio raggio”-.
Infine su procure e commissioni: “Il problema che ha generato queste voci è stato Lassana. Capiterà spesso di parlare di agenti soprattutto quando dovrò ringraziarli. Piveteau e l’intermediario hanno fatto un ottimo lavoro nel suo caso e sono state persone di buon senso per salvaguardare gli interessi del ragazzo che stava bene e starà ancora meglio qui. Io parlo di fatti, non andrò nello specifico, è antipatico. La Salernitana vuole lavorare bene. Gli agenti sono collaboratori agenti troppo importanti per poter pensare di fare senza di loro, bisognerà fare con loro in una certa misura. Con il presidente e l’ad ho dei tetti e delle condizioni sulle commissioni, anche soddisfacenti. La Salernitana è la società che paga gli agenti il giorno prima della scadenza delle fatture, cosa non comune nel calcio italiano”.
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