La concorrenza che stimola e fa bene: Schiavi-Migliorini, due potenziali titolari “costretti” all’alternanza

La concorrenza nel calcio stimola ed aiuta a rimanere sempre sul pezzo, spostando sempre un passo avanti la propria personale asticella. Ne sanno qualcosa Raffaele Schiavi e Marco Migliorini, due difensori che sarebbero titolari inamovibili nella stragrande maggioranza delle compagini di cadetteria. Se li gode la Salernitana, consapevole di avere a disposizione un pacchetto arretrato di grande affidabilità.

Il gigante ex Avellino si è riproposto su ottimi livelli quando Colantuono lo ha restituito al suo ruolo naturale, quello di centrale difensivo puro. Grande padronanza dei propri mezzi, Miglio è sembrato la bella copia del calciatore insicuro ed a tratti spaesato che invece aveva destato qualche perplessità nelle prime uscite quando fu schierato braccetto (a sinistra prima ed a destra poi) della difesa a tre di Colantuono. Definirlo riserva di Schiavi significherebbe svilirne le indiscusse qualità, eppure Migliorini nelle ultime settimane ha trovato spazio soltanto grazie all’assenza forzata del capitano. Contro il Verona da subentrato, poi con Perugia, Crotone e Livorno per la lunga squalifica del centrale di Cava de’ Tirreni assente anche sabato con lo Spezia perché influenzato.

“Colpa” (si fa per dire, ovviamente) delle prestazioni autorevoli di Schiavi che si è (ri)guadagnato sul campo e con pieno merito i galloni di titolare e leader carismatico della squadra. Decisiva la fiducia che Colantuono ha sempre riposto nei confronti dell’ex Lecce, ma anche… la concorrenza. Già perché la consapevolezza di non potersi “sedere”, di dover rimanere sempre concentrato e sul pezzo per mantenere il posto da titolare è risultata sicuramente positiva e stimolante. Sia per Schiavi che ha dovuto mantenere il posto, sia per Migliorini che invece ha dimostrato di essere molto più d’una semplice alternativa quando chiamato in causa.