Ko a Livorno alza l’asticella… della quota salvezza: ecco quanti punti mancano ai granata

Almeno sei-sette punti per mettersi al riparo da ogni pericolo. Dopo il ko di Livorno la Salernitana ha preso definitiva coscienza che – anche per quest’anno – sarà meglio badare al solo anziché continuare a coltivare controproducenti illusioni. La lunga sosta calza a pennello per riflettere, serrare i ranghi e recuperare energie in vista del rush finale. Ma soprattutto per concentrarsi sulla prossima sfida interna quando in un Arechi semideserto arriverà il Venezia di Cosmi e degli ex Rossi e Bocalon a caccia di punti salvezza. Obbligatorio vincere o quantomeno non perdere, non solo per arrestare la preoccupante emorragia di ko consecutivi. Fare punti sarà fondamentale per tenere a debita distanza i lagunari ed evitare che si alzi ancora l’asticella. Non quella degli obiettivi granata, stabile nell’anonimato, bensì quella della quota salvezza.

Il passo falso di Livorno ha fatto sì che la proiezione teorica si alzasse: proprio i labronici allo stato attuale sono la prima compagine salva, con 30 punti in 27 gare disputate (media di 1,11 a partita). Tradotto per 36 giornate il calcolo è presto fatto: al momento servono almeno 40 lunghezze per dirsi sicuri della permanenza in categoria. Con sei-sette punti, insomma, la Salernitana potrà ritenersi al sicuro. Il calendario, sulla carta, non sembra proibitivo: Venezia, Cittadella, Carpi e Cosenza all’Arechi, trasferte a La Spezia, Brescia, Foggia e Pescara. Otto gare per mettere insieme almeno sei-sette punti prima di archiviare l’ennesimo campionato deludente. Occhio, però, a non dar nulla per scontato. La storia di questo campionato insegna che si può vincere contro chiunque e lasciar punti per strada anche contro avversarie sulla carta più deboli. La differenza la faranno le motivazioni. Toccherà a Gregucci riuscire a far calare la squadra nella nuova realtà nel minor tempo possibile.