Juric verso Salerno: “Ci aspetta una gara difficile, loro allenati bene e ottima squadra”

Ivan Juric è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione al match di domani, all’Arechi, contro la Salernitana. Il Torino arriva dal pareggio contro l’Hellas Verona e il tecnico dei granata teme la sfida di Salerno e l’andamento in classifica: “Sarà una gara difficile, loro sono un’ottima squadra, allenata bene. Sarà una partita molto dura. L’altro giorno la squadra mi è piaciuta, era una gara piena di trappole e siamo stati maturi. Giocavano palla lunga, è stato difficile. Mi sembra che mancassimo sulla chiusura delle azioni: non penso solo all’attaccante che non segna, ma anche la chiusura degli ultimi passaggi. E anche sui calci piazzati non siamo buoni, anche per via dell’altezza. C’è da lavorare. Spero che si mantenga questa struttura migliorando altri aspetti. Domani non farà differenza se giocherà Sanabria o Vlasic, possono giocare come punta centrale, di certo Sanabria è più nel ruolo. Domani può giocare uno dei due. Rodriguez non può giocare sulla fascia, Bayeye si sta allenando bene ed è un ragazzo serio, potrebbe avere minuti. Alcuni giocatori non faccio giocarli per questioni tattiche. Con Karamoh come quinto perdiamo molto in fase difensiva. Radonijc è forte in alcune situazioni e capace di farti vincere le partite da solo, come successo contro Sampdoria, Cittadella, Monza e Cremonese. È un ragazzo che stiamo costruendo, ha un bel curriculum. Ieri si è allenato con tanta voglia ed è un bel segnale. Non è però fumoso, gli manca costanza. Credo molto nella sua crescita, deve capire i momenti della partita. Contro il Verona aveva Dawidowicz che è un avversario tosto”.

Juric e il Torino

“Ci sono le sei grandi, noi non possiamo paragonarci a loro come organico, struttura e tutto. Non mi piace non avere un obiettivo chiaro: l’obiettivo è migliorare e fare il massimo, ma non possiamo dire noi vogliamo questo. Tutti devono avere un obiettivo chiaro, il nostro è salvarsi perché è la nostra realtà e io voglio migliorare al massimo la squadra. La base dello sport è avere un obiettivo: ora può dartene uno, il decimo posto è un qualcosa di inventato. Le otto o nove sono irraggiungibili per noi, facciamo battaglia con altri per provare a vincere. In questo momento l’Europa non è reale. Servono grandi motivazioni dei singoli e del gruppo. A questo punto percepisco insoddisfazione, dell’essere in mezzo, anche se è un grande successo. Bisogna fare molta attenzione, basta sbagliare poco per essere risucchiati in basso. La differenza con quelle in basse è pochissima. La prossima stagione è un discorso lontano, servirà avere un obiettivo forte per spingerti ogni giorno a lavorare”.

Capitolo infortunati e recuperi: “Aina e Pellegri hanno bisogno di altro tempo per recuperare, Singo sarà convocato e dovremo reintrodurlo nel ritmo partita ma è recuperato. Ci sono giocatori che arrivavano da periodi in cui non si allenavano con continuità, altri fanno fatica a recuperare dopo le partite. Devo capire come gestirli, domani non farà grosso turnover, cambierò qualcosina. Valuterò poi per Milano”.

L’ex tecnico del Genoa ha parlato anche del mercato: “Penso che la società abbia la volontà di completare la rosa, ma dipende dalle possibilità economiche. L’idea di migliorare c’è secondo le mie idee, poi bisogna capire se si fa e con giocatori che possono migliorarci”.

Un pensiero anche per Gianluca Vialli: “Sono cose che toccano. La vita passa veloce. Non l’ho vissuto da vicino e non lo conosco bene. Mi sembrava una persona che trasmetteva positività”.