Connect with us

News

Inzaghi, prime parole granata: “Aspettavo questa chiamata. Servono entusiasmo e convinzione”

Ha voglia di ricominciare Pippo Inzaghi e non lo nasconde nelle sue prime parole da tecnico della Salernitana: “Avevo detto che volevo riposarmi ma la chiamata della Salernitana è stata travolgente, non sapevo se questo calcio meritasse la mia onestà e professionalità. Ringrazio il presidente per la fiducia, guardavo il telefono ogni momento e aspettavo proprio questa chiamata, conosco De Sanctis da una vita. Io e il mio staff possiamo finalmente tornare a lavorare come ci piace. Voglio fare un in bocca al lupo a Sousa, so cosa passa nella testa di un tecnico, ha fatto molto bene e cercherò di salvare la squadra e valorizzare i giocatori. Se sono qui ci credo. Se la Salernitana retrocede, retrocediamo tutti. Ho le spalle larghe, sono criticato da 30 anni, ho fatto 300 e passa gol e ancora adesso mi criticano dicendo che non sapevo stoppare. Aiutiamo i nostri giocatori perchè hanno bisogno di affetto. Il pubblico, oltre alla società, è stata la cosa che mi ha fatto venire qui. Quando venivo a giocare qui mi preoccupava uno stadio in cui nel riscaldamento non riuscivo a parlare coi compagni”.

Modulo e metodologia di lavoro

Primi interrogativi su quale modulo sceglierà l’allenatore che in carriera ha utilizzato sia la difesa a tre che a quatto: “In questo momento parlare di moduli è prematuro. Se pensassi di avere un modulo che fa vincere le partite… sono stato esonerato con qualsiasi modulo e ho vinto con qualsiasi modulo – ha spiegato Pippo -. Sono numeri, bisogna riportare entusiasmo, convinzione, lavorerò sul far tornare i giocatori spensierati, devono capire che possono giocarsela con tutti. Non ci salviamo coi nomi ma con i fatti. Non posso fare promesse ma solo dire che se diranno che la squadra non lotta avrò perso e potrò andare a casa. Tutti vogliono giocare bene ma dobbiamo essere bravi a vincere anche quando giochiamo male, questo fa grande una squadra. L’anno scorso mi divertiva vedere la Salernitana, non ha perso elementi e ha preso gente brava. I giovani vanno supportati. Dobbiamo dimostrare il valore sul campo, quando ricominceremo avremo partite toste, per fortuna c’è la sosta ma non abbiamo otto nazionali e questo fa capire che questa rosa non dovrebbe lottare per non retrocedere. Il grosso problema dei giocatori è che si sentono a volte meno forti di quel che sono, si accontentano. Nella mia carriera ho cercato di tirare sempre fuori il meglio. C’è una società seria, un presidente che non fa mancare nulla e dobbiamo meritarcelo. La passione dei tifosi merita massimo impegno. So dell’amicizia tra tifoserie di Reggio e Salerno, ho ancora una ferita e sono certo che la gente reggina sarà in primis tifosa della Salernitana.

Dobbiamo ancora fare il programma di allenamenti. Il mio staff poco tempo fa è stato da De Zerbi che ha dato una settimana libera ai suoi giocatori e nessuno gli ha detto niente, dobbiamo uscire dalla credenza che fare doppie tutti i giorni è meglio. Quando ci si allena si deve fare bene. Faremo qualche doppia ma non ho ancora avuto tempo. Daremo dei giorni liberi che sono importanti se i giocatori si allenano bene quando sono in campo. In Inghilterra se non dai il giorno libero in settimana si arrabbiano. Se diamo una settimana libera sembra che non abbiamo voglia. Se dimostreranno di essere una squadra vera diamo anche due o tre giorni liberi, se dimostrano di non essere all’altezza vanno in ritiro una settimana e non tornano a casa. Ci piace lavorare molto, qualche problema fisico che c’è stato, col diesse ne abbiamo parlato. Uno che fa i gol di Dia è una prima punta, può giocare anche in appoggio ma va recuperato, se non fa 15 gol facciamo fatica a portare a casa le penne. Ha le potenzialità per farli, cercheremo di metterlo nelle condizioni giuste”.

Il problema dei gol subiti

Pippo si è soffermato anche su una retroguardia da sistemare: “I numeri in questo momento non voglio commentarli, devo essere bravo a individuare il vestito giusto, la Salernitana può giocare a 4 o a 5 dietro, con due attaccanti o con due trequartisti e una punta, ci sono tante valide alternative, sono solito individuare i giocatori di cui non posso fare a meno e poi metterli nel posto giusto. A volte giocheremo a quattro e poi ci metteremo a cinque, ho una visione di calcio simile a Iervolino, se a 10’ dalla fine vinco non metto dentro un attaccante ma un difensore in più per non prendere gol, mi abbasso perché gli altri sono forti e voglio fargli gol, sono molto pratico, non vendo il prodotto Inzaghi, mi interessa poco, cerco di fare il bene della società. Ho avuto un po’ paura di dirlo al presidente ma ho visto che anche da questo punto di vista ci siamo trovati, io farei giocare anche tre attaccanti, penso che il reparto più forte della squadra sia l’attacco, più nei fai giocare e più puoi vincere ma sono i primi difensori, se non corrono stanno fuori. Se non prendi gol è perché attacco e centrocampo si fanno il mazzo. Io dovevo fare tanti gol per farmi sopportare, se non segnano mi rimproveravano le poche corse all’indietro”.

Il sì alla Salernitana

Inzaghi ha commentato anche la scelta di venire a Salerno e di aspettare, prima, le sorti della Reggina: “Mi ha convinto tutto. Sono io che ho dovuto convincere la società a prendermi, io sarei andato ad allenare anche in C, non mi interessava più niente. Dopo il Milan sono andato in C. Mi davano del pazzo quando sono andato a Reggio. Sono l’uomo più felice del mondo, mi piacciono le sfide. Più di stare qui e lavorare non posso fare, quando vado a casa dalla famiglia sono felice. Se sono triste vado in giro e l’affetto della gente mi conforta. Da giocatore come da allenatore ho vinto e ho perso, quando perdo mi rialzo ancora più forte, cerco di aggiornarmi, cambio idee e non mi fossilizzo. Ci sono allenatori che vincono le Champions e poi vengono esonerati. Un tecnico non peggiora, per ottenere risultati ci vuole tutto il contesto. La cosa principale sono i calciatori, qui ho tutto, cercherò di fare meno danni possibili, noi allenatori pensiamo di aver inventato il calcio ma dobbiamo solo trovare il vestito giusto a questa squadra per valorizzare al massimo la rosa. cercherò di togliere ogni alibi ai giocatori che sono abili a muoversi tra essi. Qui devono dare il massimo. Amo fare ritiri, ogni allenatore vorrebbe iniziare la stagione. Avevo il dovere morale di aspettare la Reggina, un popolo che mi ha dato tanto. Subentrare è un’esperienza nuova per me, penso si possa fare bene, in questi giorni studierò con lo staff.

Non mi preoccupa nulla, se fossi preoccupato non sarei qui. Dobbiamo fare in fretta i risultati ma avere pazienza, i risultati arrivano col lavoro. Abbiamo bisogno di aiuto. Certe proprietà vanno tenute strette, avete visto cosa è capitato a Reggio, poi si rimpiange la solidità, il trasporto, la sofferenza di gente come Iervolino. Queste sono cose che mi piacciono. Devo cercare di renderlo orgoglioso dei suoi ragazzi, non vedo l’ora di iniziare, sono in giro con la stessa borsa da tre giorni, sono stato tutta la notte sveglio ad aspettare che Iervolino decidesse di prendermi, sono partito con i figli che piangevano ma la passione che ho per questo lavoro è straordinaria e devo trasmetterla a tutti, in carriera nessuno mi ha mai regalato niente. Dobbiamo uscire con la maglia sudata, qualche partita la perderemo ma l’impegno non potrà mai mancare: ero così e se non so trasmetterlo non posso fare questo lavoro”.

Il rapporto col ds

Una battuta anche sul rapporto con Morgan De Sanctis, avversario da calciatore ma anche compagno in Nazionale e alla Juventus: “Stimo Morgan, mio ex compagno di squadra, anche lui ha contribuito a questa scelta, è un ragazzo perbene. Gli ho fatto qualche gol, se lo ricorda bene”.

Dì la tua!

Pubblicando il commento, dichiario di aver letto accuratamente il regolamento e di accettarlo per intero, assumendomi la piena responsabilità di ciò che scrivo. Presto il mio consenso al trattamento dei dati personali, ai sensi del d.lgs. N. 196/2003. La mia identificazione, in caso di violazione delle regole e di eventuali responsabilità civili e penali, avverrà tramite indirizzo IP e non tramite nick o indirizzo email sottoscritto.

La tua opinione conta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.





Advertisement

Seguici su Facebook

Advertisement

Altre news in News