Fabrizio Castori torna a parlare dopo la squalifica ed il silenzio stampa. Il tecnico granata non interveniva in conferenza stampa dallo scorso 3 gennaio quando presentò la partita col Pordenone. Questa volta la speranza è di vivere una giornata diversa: domani all’Arechi arriva il Pescara di Breda e per l’occasione il tecnico di Tolentino deve fare a meno degli squalificati André Anderson e Dziczek, ma ritrova Capezzi e Di Tacchio.
“Non è accaduto niente di diverso da quello che succede normalmente in una squadra, una normale flessione in un campionato dispendioso: anche per noi prima o poi poteva esserci il conto, siamo arrivati a gennaio tirando al massimo e le pile si sono un po’ scaricate, era fisiologico. – afferma il trainer nella conferenza prepartita su Zoom – Abbiamo cercato di mettere questo momento alle spalle, non vogliamo portar dentro le scorie mentali di questo periodo. I momenti brutti sono fatti apposta per essere superati, abbiamo lavorato molto bene in questi giorni, avendo più tempo per stare più insieme e ripristinare le condizioni mentali. Il gruppo si vuole bene e si stima, i ragazzi si vogliono bene, c’era bisogno solo di rialzare l’attenzione ed evitare di continuare su una strada non buona. Ho sempre detto che vogliamo fare il massimo, cercheremo di fare tutto per ottenerlo. Ci sono poi anche gli avversari, a fine campionato vedremo dove siamo arrivati. Vogliamo dare anche l’anima in campo”.
Di fronte ci sarà un Pescara altrettanto agguerrito. “Massimo rispetto per il delfino, squadra forte, esperta, con un allenatore che conosce benissimo la piazza e ci terrà a fare bella figura. Però resettiamo tutto, non si può andare in campo con la testa nell’ultima partita giocata a prescindere dal risultato. È stata una totale disfatta a Empoli, ma non possiamo essere depressi: occorre avere lucidità, aggressività di chi pensa alla partita da giocare e non alla precedente. Bisogna tornare a fare punti che è la cosa più importante. Tutto sommato, tirare fino a metà gennaio è già stato abbastanza, abbiamo pagato dazio e ci auguriamo che sia finito questo momento. – dice Castori – Le individualità abruzzesi? Non c’è solo Maistro, ci sono tanti giocatori di qualità come Memushaj, Valdifiori, Ceter, Galano. Manca Scognamiglio (squalificato, nda) e sono contento, non me ne voglia Gennaro. Fiorillo è uno dei migliori portieri. Noi dobbiamo ritrovare la nostra identità, quella fisionomia e determinazione che ci hanno portato ottimi risultati fino a tre giornate fa”. Soprattutto, l’attenzione in difesa: 10 gol subiti nelle ultime tre gare, senza farne alcuno. “Fino a tre partite fa era quasi impossibile farci gol, questo va collegato non solo a un reparto ma a un calo generale della squadra in merito a risorse mentali e fisiche. Sono convinto che ritroveremo il prima possibile la solidità che è stata arma micidiale: queste partite ci hanno buttato, sotto l’aspetto dei numeri, in un anello non felice ma dovuto esclusivamente a un calo che pensiamo di superare”, l’opinione del trainer che non si sbilancia su possibili staffette in avanti tra Tutino e Gondo: “Fai fatica a cambiare quando una squadra va bene, abbiamo fatto un campionato molto importante e abbiamo cavalcato l’onda di questa scia positiva (riferimento alla coppia Tutino-Djuric, nda). Come in tutti gli esseri umani arriva il momento in cui paghi un po’ e allora è normale che possa esserci un allargamento del ventaglio delle soluzioni: si valutano gli altri petali della rosa, ci può stare tutto e non è detto che ciò avvenga domani. Kupisz? Non ha problemi a fare mezzala o il quinto, non parlo di riserve o titolari, con 5 cambi c’è bisogno di tutti e non ci sono gerarchie, ci sono giocatori funzionali per ogni sistema, lui è un jolly che mette disponibilità e serietà in ogni momento”.
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