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Il Venezia spaventa la Juve, Soncin: “A Salerno con lo stesso coraggio”

Dopo più di quattro mesi sta finalmente per arrivare la partita tra Salernitana e Venezia, e sarà in un momento estremamente decisivo per la corsa salvezza di entrambe le compagini. I lagunari sono anche freschi di un caambio al timone, con l’esonero di Paolo Zanetti e la guida tecnica affidata a Andrea Soncin, che oggi ha esordito nel lunch match contro la Juventus. Gli arancioneroverdi hanno dato filo da torcere alla Vecchia Signora, venendo superati nel finale dal secondo gol di Bonucci dopo il momentaneo pareggio di Aramu. Il traghettatore di questo finale di stagione ha apprezzato molto la gara dei suoi ragazzi: “È stata una settimana particolare e emozionane – ha raccontato ai microfoni di Dazn – La chiamata è stata una sorpresa, ma anche motivo di orgoglio perché mi hanno dato una grande possibilità. C’è da parte mia e del nostro gruppo di lavoro la voglia di giocarcela fino in fondo e oggi una piccola dimostrazione c’è stata. La prestazione è stata estremamente positiva. Ovviamente a questo punto della stagione contano i punti. Per il nostro percorso e per la preparazione della partita di giovedì e anche di quella di domenica era importante tornare ad essere squadra. È quello che abbiamo fatto, sia per la personalità con cui abbiamo gestito il possesso sia per il numero di volte in cui siamo arrivato in porta. Era da un po’ che non si concludeva con questa continuità. Ho apprezzato anche il coraggio con cui andavamo a prendere alta la Juve, accettando la parità numerica dietro. Sono soddisfatto della prova, ci deve dare la carica giusta per arrivare a giovedì consapevoli che sarà una partita determinante”.
Ora l’allenatore del Venezia si aspetta di vedere lo stesso atteggiamento nella partita di giovedì all’Arechi: “L’obiettivo sarà quello di trasmettere lo stesso coraggio. Ci sarà la possibilità di giocare gestendo la palla e così i giocatori si divertono e trovano fiducia. Ovviamente sarà un compito differente, perché affronteremo una squadra molto diversa, molto più battagliera. Lo spirito che c’è stato oggi deve portarci fino all’ultima partita. Oggi ho chiesto di andare avanti in tanti uomini e l’hanno fatto, questo deve portarci all’ultima partita per giocarci le nostre chance. L’aspetto emotivo dell’orgoglio è il chiodo principale su cui stiamo battendo, perché i giocatori devono capire che quasi tutte le responsabilità sono sulle loro spalle e oggi li ho visti molto desiderosi di far vedere che non si trattava della stessa squadra dell’ultimo periodo. Io ho lavorato molto con Paolo (Zanetti) condividendo tante sofferenze, rifondare una squadra con tanti giocatori nuovi, di cui molti arrivano da campionati diversi, è un processo lungo e difficile, ma in una categoria come la Serie A il tempo non te lo danno. Perciò è stato un percorso complicato per Paolo, ma la prestazione di oggi significa che il lovoro che è stato fatto era positivo e bisogna solo trovare un po’ di fiducia”.

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