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Il Pordenone torna a casa. I ramarri l’anno prossimo giocheranno a Fontanafredda dopo l’esilio di Udine e Trieste

I ramarri tornano nella loro tana. Dalla prossima stagione, il Pordenone torna a giocare praticamente a casa. Quest’anno, però, gli uomini di Tesser ospiteranno le ultime cinque partite “casalinghe” (tra cui quella con la Salernitana nella penultima giornata della regular seson ndA) al Nereo Rocco di Trieste, dopo che per tutta la stagione erano stati costretti in “fitto” al Dacia Arena di Udine. A causa degli intrecci con i padroni di casa bianconeri in questa folle appendice del campionato, però, il Pordenone ha dovuto traslocare nella città della bora.

Dalla prossima stagione si cambia registro. Dal prossimo anno i ramarri tornano a casa. O almeno a due passi da casa. “Dopo un anno di “esilio” a Udine e Trieste, il Pordenone tornerà a giocare sul nostro territorio dal prossimo campionato”. Ad annunciarlo su Facebook è il consigliere comunale Mattia Tirelli,  tifosissimo dei neroverdi. Tirelli si spinge oltre. “Il Pordenone giocherà allo stadio “Omero Tognon” di Fontanafredda, la soluzione ideale nel breve-medio per ospitare le partite dei ramarri “a casa nostra”, in attesa del tanto desiderato stadio di proprietà su cui il Presidente Lovisa e l’Amministrazione comunale stanno lavorando”. Il consigliere-tifoso  parla di una corsa contro il tempo. “Lo stanziamento di 600mila nel Ddl regionale in discussione oggi è il primo passo di una corsa contro il tempo per adeguare ai parametri della Serie B un impianto che negli scorsi mesi ha già intrapreso un percorso di ammodernamento; se ci sarà condivisione da parte di tutti i soggetti in campo, il prossimo anno potremmo riabbracciare quindi i ramarri sul terreno amico. Magari a qualcuno questa notizia potrà far storcere il naso per la delicata situazione economica che stiamo vivendo a causa dell’emergenza Covid, ma ricordo a tutti che avere la fortuna di ospitare un campionato di Serie B, con tutto l’indotto che comporta, rappresenterà un sostegno economico per molti operatori locali. Dimostreremo di essere competitivi anche lí, e non solo sul terreno di gioco”.

 

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