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Il doppio ex Zampa: “Spero nel pareggio. Frascatore e Matino determinanti in Serie C”

Chi guarderà la partita di domenica tra Monopoli e Salernitana pensando al suo passato è Enrico Zampa. Il doppio ex è attualmente un giocatore del L’Aquila, il club milita in Serie D e cerca il ritorno in terza serie; “Siamo partiti bene. Sono in una società ambiziosa, L’Aquila ha una struttura importante per la Serie D. Vedo un’organizzazione di categoria superiore, visibile anche nello stadio. Non è facile trovare nei dilettanti un’organizzazione del genere. Stiamo ottenendo risultati importanti, il nostro obiettivo è vincere il campionato in un girone molto competitivo. Siamo lì e lotteremo fino alla fine”.

Il classe 1992 ha elogiato non solo la squadra di Raffaele, ma anche il club pugliese. Zampa ha giocato a Salerno nella stagione 2012-2013 (anno della vittoria della Lega Pro Seconda Divisione) e nel campionato 2013-2014 (in tutto 27 partite) mentre con i biancoverdi ha giocato dal 2017 alla stagione 2019-2020 (62 presenze): “Ricordo entrambe le piazze con molto piacere. Sono cresciuto a Salerno, fu la mia prima annata con i grandi dopo il settore giovanile con la Lazio. Ho avuto la fortuna di vincere un campionato in Campania e so che Salerno non è una piazza da Serie C. Spero in un ritorno dei granata in Serie B. Il Monopoli è una compagine che lavora ed ha lavorato molto bene in questa categoria. Ricordo bei momenti perché durante l’anno 2018-2019 il Monopoli raggiunse i playoff e da lì in poi fu un crescendo. Stanno crescendo anno dopo anno e negli ultimi due anni hanno allestito rose importanti. Conosco il mister e so che faranno una bella stagione. Spero in un pareggio perché ricordo con piacere ambo le squadre”.

Zampa ha conosciuto il direttore sportivo della Salernitana Daniele Faggiano nell’esperienza a Trapani nella stagione 2014-2015 ed ha raccontato anche un aneddoto su un episodio che avrebbe potuto cambiare la sua carriera: “Faccio un grosso in bocca al lupo al direttore. Oltre ad essere un esperto sul campo, parlo di una persona per bene che mi ha dato tanto. Un aneddoto molto bello riguarda il mio acquisto. Mi vide giocare a Salò, ma non ero la prima scelta. Mi portò a Trapani e mi disse di ritagliarmi il mio spazio, a fine anno mi voleva far restare a Trapani. Io dovevo tornare a Roma per andare in ritiro con la Lazio di Pioli, lui mi disse di sentirci perché comunque mi avrebbero dato in prestito. Alla fine andai sempre in prestito in Serie B, ma scelsi Terni invece di Trapani. Dovevo dargli retta, in quell’anno i siciliani arrivarono in finale playoff di Serie B. Se l’avessi ascoltato avrei potuto fare una carriera diversa”.

Oltre ad aver conosciuto Faggiano, Zampa ha giocato con Emmanuele Matino (Potenza) e Paolo Frascatore (Turris): “Io ho parlato con Matino l’altro ieri e gli ho fatto gli auguri per il compleanno. Ho giocato con Paolo alla Turris, Frascatore può ricoprire diversi ruoli dietro. Paolo è un giocatore molto muscoloso, deve rientrare nel ritmo partita: assicuro alla piazza di Salerno che è un giocatore che con il passare delle giornate, se verrà data fiducia, garantirà sempre buone prestazioni. Ha un buon piede, può fare assist. Proprio come Matino sono determinanti in categorie del genere”.

Il mediano ricorda con piacere la vittoria della Lega Pro Seconda Divisione con la Salernitana e del tifo dell’Arechi: “Ricordo con piacere ogni domenica: quando scendevamo in campo, lo raccontavo tempo fa qui ai ragazzi, all’Arechi non c’era niente per nessuno con una curva che era veramente il dodicesimo uomo in campo, per me non è una frase fatta. Sono stato molto bene anche in città, mi ritengo fortunato di aver giocato alla Salernitana. E’ iniziata in quel periodo la scalata della Salernitana dopo il fallimento, aver fatto parte di quel gruppo mi ha fatto piacere. Salerno mi ha fortificato caratterialmente, perché dopo aver giocato all’Arechi puoi giocare ovunque. E’ stata una tappa importante della mia carriera calcistica”.

Alla fine dell’intervista, l’esperto trentatreenne ha commentato il Girone C: “Il girone è molto duro, con squadre attrezzate per la categoria. Per me, da quando ho giocato in Serie C fino agli ultimi anni, il girone C è diventato una B2. Si tratta di un girone molto bello che presenta piazze dove andare a giocare è uno spettacolo, piazze veramente calorose. Oltre Benevento, Catania e Salernitana metto nella lotta per la promozione anche l’Audace Cerignola e il Cosenza. Il Cosenza è partito con qualche difficoltà a livello societario, ma ha mantenuto giocatori di categoria e di livello superiore. Per me Buscè, l’ho conosciuto lo scorso anno a Siracusa, avrà un’ulteriore carriera molto importante da allenatore”.

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