In mattinata il Centro Coordinamento Salernitana Clubs ha emanato una lunga e dura nota che non lascia spazio a interpretazioni: “La situazione della squadra granata è sotto gli occhi di tutti: risultati scarsi e deludenti, molti atleti probabilmente non idonei a combattere nella “palude” della serie cadetta, una società praticamente fantasma e senza alcun rapporto reale con la piazza. Ecco perché diciamo che siamo giunti in riva al fosso e oltre non si può andare. Abbiamo atteso e riflettuto molto sul da farsi, in questo 2024 fatto unicamente di amarezze, mortificazioni e rabbia repressa in ognuno di noi.
Ma è arrivato il momento delle decisioni importanti, sempre e soltanto per l’amore che NOI – e non anche la società – abbiamo per la maglia granata. Ecco perché il Centro Coordinamento Salernitana Clubs annuncia da oggi l’avvio di una contestazione permanente a questa società ed al suo management, che si concretizzerà sia allo stadio Arechi in occasione delle gare casalinghe della Salernitana che fuori casa. A Salerno ed in ogni angolo d’Italia – grazie alla collaborazione dei club affiliati sul territorio nazionale – la tifoseria organizzata farà sentire forte la propria insoddisfazione per la gestione a dir poco fallimentare della Salernitana.
Con tutti i mezzi leciti e civili, adotteremo una serie di iniziative pubbliche volte a denunciare lo stato delle cose ed a chiedere che si faccia di tutto per salvare questo campionato. Già a partire dalla prossima gara interna contro la Carrarese, saremo al nostro posto in gradinata ma facendo sentire in maniera forte e durissima il nostro malcontento. Allo stesso tempo ribadiamo il sostegno incondizionato alla squadra: siamo noi che possiamo e dobbiamo aiutarla a rialzarsi. Salerno non merita uno scempio simile e il pericolo – oggi concreto – di ritornare in terza serie, in un limbo che non appartiene più ad una tifoseria che ha dimostrato ovunque di essere da serie A.
E’ questo l’ultimo appello alla società di Danilo Iervolino. Fino ad oggi solo PAROLE E PROMESSE. Se vuole DAVVERO il bene della Salernitana adotti le contromisure necessarie con i FATTI (a partire dal mercato di gennaio) per invertire la rotta, altrimenti ne tragga le logiche conseguenze, venda la società e ci saluti. Per quanto ci riguarda – in conclusione – noi siamo i tifosi della Salernitana e non lasceremo mai sola la Bersagliera!”.
Anche il Club Mai Sola ha mostrato il proprio malumore con una nota social: “L’amarezza di questi quasi due anni sta andando oltre ogni limite. Se la si potesse misurare supererebbe i tanti km che ogni anno ci accolliamo solo per amore della maglia. Amore che non avrà mai fine! Ha sbagliato, presidente Iervolino, già dalla famosa frase di quel dicembre “la Salernitana è nostra!”. No lei ha rilevato una Società, ma la Salernitana era, è e rimarrà NOSTRA! Non ci interessa se l’ha pagata poco o tanto o se ha speso, negli anni, molto o poco. Siamo, però, sempre coerenti e, pertanto, resteremo semplici tifosi; ma lei ha rilevato una società, lei, nelle sue funzioni, ha messo persone che avrebbero dovuto guardare anche ai bilanci, quindi tocca a lei e ai suoi uomini sistemare le troppe situazioni ridicole che voi avete creato a danno nostro e della nostra Salernitana. Le vostre scelte non DEVONO ricadere sulla nostra DIGNITÀ.
Pertanto, per la nostra Salernitana chiediamo: 1) CHIAREZZA, basta col teatrino dei burattini improponibili che non sanno neppure dove si trovi lo stadio Arechi; 2) PROGRAMMAZIONE, a partire già dal prossimo calciomercato di gennaio, mettendo in condizione le uniche persone competenti di calcio a poter operare al fine di salvare una stagione (leggasi anche nel senso di dare rispetto a tutti quelli che seguono la maglia granata fino all’ultimo minuto, senza mai abbandonare il campo); 3) ALLONTANAMENTO di tutti quei “dirigenti” che hanno responsabilità sia dell’attuale situazione debitoria della società sia nel non rispettare i tifosi e la direzione sportiva, parlandone, addirittura, apertamente male durante un’intervista. Si dia ampio mandato, per poter porre fine a questo scempio, al sig. Petrachi e all’allenatore attuale, come unico modo per dimostrare che è il reale responsabile di una società di calcio, e per riprendersi il ruolo che DOVREBBE AVERE, dando dignità ad una tifoseria sballottata dalle tante chiacchiere e da fatti mai coerenti tra loro. Noi resteremo sempre vicini alla maglia, mai vicini a chi assume atteggiamenti ostili, distaccati e falsi!”.
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