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Il bilancio di Grimaudo: “Mancata unità di intenti, serve programmazione seria. Lo scherzo dell’incendio…”

Anche Claudio Grimaudo non si è voluto perdere l’emozionante mostra organizzata dall’associazione ’19 giugno 1919′ in vista del centenario della Salernitana. L’ex terzino palermitano prenderà parte ai festeggiamenti ed all’amichevole tra vecchie glorie in programma il prossimo 20 giugno sulla sabbia di Santa Teresa e ne ha approfittato per visitare la mostra allestita nell’area ex Salid: “É una grande emozione, una cosa fantastica. Rivedere certe immagini emoziona, tornano in mente tutti i bei ricordi e si cancella quanto accaduto in questa stagione”.

Quella appena terminata dunque è una stagione da dimenticare per Grimaudo: “Da ex giocatore dico che Salerno è una piazza particolare ma i tifosi hanno sempre mostrato il loro attaccamento alla squadra. La cosa importante in certe stagioni è restare uniti ma quest’anno non è accaduto. Nelle ultime partite sembrava quasi che la squadra volesse retrocedere, i calciatori hanno il dovere di onorare la maglia e dare spiegazioni ai tifosi”. Su cosa è mancato in questa stagioni: “A questa società è mancata una programmazione per creare un futuro e fissare un obiettivo. Qui invece si è sempre ragionato di stagione in stagione, sarebbe meglio programmare su più anni”.

Dopo aver visitato la mostra Grimaudo è rimasto colpito dalle casacche: “Le maglie sono particolari, soprattutto quelle ‘sudate’ che sono state indossate da persone che hanno portato in alto il nome della Salernitana anche se manca la mia (ride ndr)”. Infine una battuta sulla sua abilità negli scherzi: “Ne ho fatti tanti, ricordo quello dell’incendio in albergo in occasione della Coppa Anglo-Italiana. Quello fu uno scherzo grave, fortunatamente non mi arrestarono (ride ndr)”.

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