Lunedì sera la Salernitana farà visita per la quarantesima volta alla Reggina in una gara ufficiale. La sfida tra amaranto e granata è ricca di storia, fascino, aneddoti relativi soprattutto ai “difficili” campi di Serie C degli anni Settanta, quando il gemellaggio tra le due tifoserie non era ancora realtà ed, anzi, vi era una certa rivalità. Il bilancio dei precedenti in terra calabrese parla di 18 sconfitte per il cavalluccio, vittorioso in sei occasioni (tra cui l’ultima in ordine di tempo il 14 novembre 2014); quindici i pareggi complessivi.
Particolarmente segnante nella storia dei match in casa della Reggina, è la trasferta del 20 aprile 1975 in Serie C. non per il risultato (3-1 per i calabresi), quanto per le modalità di viaggio: la squadra viaggiò di notte, con auto proprie per raggiungere Reggio Calabria, dopo aver fatto marcia indietro su uno sciopero proclamato poche ore prima. Si giocò al vecchio stadio Comunale che sorgeva proprio dove si trova l’attuale Oreste Granillo (che all’epoca era presidente reggino). La situazione della società era – come spesso accadeva in quegli anni – decisamente critica. Era la stagione del “triumvirato”, con Amerigo Vessa, Giovanni Benvenuto e Cesare Trucillo al timone del club. Diverse le mensilità arretrate che i calciatori reclamavano, cosicché decisero di scioperare: era la prima volta che accadeva una cosa del genere a livello professionistico, tra Serie A, B e C. La decisione dei vari Valsecchi, De Maio, Marchi, Chinellato, Corigliano, Capone, Chimenti, Di Francesco – solo per citare alcuni dei componenti di quella rosa – fece anche un certo scalpore a livello nazionale. Era l’undicesima giornata del girone di ritorno e la società decise, visto l’ammutinamento, di far partire la squadra Berretti alla volta di Reggio Calabria. “Era un sabato pomeriggio e quando mi telefonarono per convocarmi in sede sociale perché sarei dovuto partire per la trasferta, pensai a uno scherzo. Invece, tutta la squadra giovanile partì: salimmo sul treno con grande entusiasmo, convinti di fare il nostro esordio in Serie C e speranzosi che non ci sarebbe stato un ripensamento da parte di coloro che avevano deciso di boicottare la partita. – la testimonianza di Enrico Braione, uno dei pilastri di quella formazione Berretti che poi avrebbe trovato l’esordio l’anno successivo, con 21 presenze poi complessive) – Sul treno c’era euforia, ma anche un pizzico di timore per la figuraccia che avremmo potuto fare il giorno seguente. I calciatori della prima squadra avevano più volte minacciato lo sciopero, ma non l’avevano mai fatto. Per noi sembrava un punto di non ritorno. In qualità di capitano feci il viaggio nello scompartimento con Giacomo Losi e Gigi Gigante (rispettivamente allenatore e vice, ndr): eravamo solo noi tre e balbettai solo poche parole durante il tragitto. Arrivammo in albergo, cenammo e andammo a dormire con la convinzione di dover giocare. Durante la notte, però, i titolari decisero di porre fine alla protesta e di partire con le loro auto. Al mattino, mister Losi ci chiamò, ringraziandoci per la disponibilità, e ci disse che il nostro esordio era solo rimandato”. Braione ha racchiuso i suoi ricordi granata nel volume dal titolo “L’odore dell’erba”.
Il primissimo Reggina-Salernitana risale a novant’anni fa. Il 16 novembre 1930 l’allora formazione biancoceleste campana pareggiò senza reti a Reggio Calabria. realizzò il primo gol l’anno successivo con Aldo Cagnassi (1-1 il finale). Nel 1933/34 arrivò la prima sconfitta col punteggio di 2-1: Silvio Finotto portò la Salernitana avanti, poi Bolognesi e Polcino ribaltarono tutto. La prima vittoria granata arrivò nel campionato di terza serie 1956/57, il 23 dicembre: 0-1 firmato Gigino Gigante. L’ultima, invece, giunse in Lega Pro, peraltro proprio in occasione dell’ultima apparizione dell’ippocampo al Granillo con lo stesso risultato, marcatore Caetano Calil. Di seguito il tabellino di quella gara:
TABELLINO – REGGINA-SALERNITANA 0-1 (2014/15)
REGGINA (4-3-3): Kovacsik; Ungaro, Di Lorenzo, Crescenzi, Karagounis (81’ Viola); Armellino (62’ Salandria), Rizzo, Maita (68’ Condemi); Di Michele, Louzada, R. Insigne. A disp: Cetrangolo, Syku, Perrone, Ammirati. All: Cozza.
SALERNITANA (3-4-2-1): Gori, Tuia, Lanzaro, Trevisan; Colombo, Favasuli (80’ Giandonato), Pestrin, Franco; Negro (50’ Bovo), Nalini (62’ Gabionetta); Calil. A disposizione: Russo, Bianchi, Pezzella, Volpe. All: Menichini.
Arbitro: Fiore di Barletta (Saia/Ruggeri)
NOTE. Marcatore: 12′ Calil. Ammoniti: Condemi, Di Lorenzo, Rizzo e Ungaro (R), Favasuli, Giandonato, Trevisan e Tuia (S). Espulsi: Rizzo (R) e Tuia (S). Recuperi: 2’ pt, 6’ st. Spettatori: 2693.
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