“Daremo il doppio nel primo quarto d’ora di partita”, Stefano Colantuono ha dribblato così il capitolo contestazione. Il tecnico della Bersagliera ha iniziato la conferenza stampa alle 12:45 (30′ di ritardo a causa dell’allenamento mattutino iniziato in ritardo) ed ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla sfida di domani e sul ritiro avvenuto in settimana.
Sulla formazione di domani: “Cambieremo poco negli interpreti: ho un dubbio e mezzo sulla formazione. Prenderò una decisione nelle prossime ore sulla partita. Il ritiro rientra nel pacchetto di chi fa questo lavoro. Quando le cose non vanno bene si cerca di stare più uniti per uscire il prima possibile da una situazione che non è lo spettro reale di cosa può fare questa squadra: abbiamo le caratteristiche per fare di più. Il problema è che domani la formazione la devo fare anche in virtù di alcuni problemi. Oggi siamo venti giocatori di movimento, ci sarà anche Gerardo Fusco aggregato e stiamo cercando di ricompattarci. Nel primo quarto d’ora dovremo fare il doppio di quello che avremo dovuto fare con la gente. Quando entrerà il pubblico la spinta sarà ancora più forte. La partita la dovremo indirizzare subito nel binario giusto, con tanta voglia e grinta“.
Il tecnico ha anche spiegato come uscire dalla crisi: “La partita la dobbiamo fare nel miglior modo possibile. Ci dobbiamo mettere l’abito giusto per fare questo campionato. Se hai rispetto agli altri delle qualità tecniche puoi emergere, ma serve unirle alle caratteristiche di questo campionato come la velocità e la corsa. Chi ha più qualità come il Sassuolo vince bene le partite. I neroverdi hanno vinto anche ieri perché abbinano la qualità tecnica a cosa serve a questo campionato. In questo momento la classifica ci penalizza, dobbiamo fare una striscia di risultati che ci permettano di fare le partite con più tranquillità”.
Sulla contestazione della tifoseria: “Sono qui da seo anni e credo di aver creato un rapporto di stima reciproca con i tifosi. Non sono nessuno per mandare messaggi alla tifoseria che forse nel campionato è la più vicina alla squadra. Se la Curva ha fatto questa scelta va rispettata, siamo sempre pronti ad accettare la loro spinta. Quando arrivano risultati come quello di Reggio Emilia dispiace per chi ha fatto tanti chilometri per vedere questo. Il famoso dodicesimo uomo in campo a Salerno è fondamentale: qui la gente si sente. Una realtà come la nostra vede la tifoseria che fa la differenza. Dal 16′ in poi saremo pronti ad accettare la loro spinta”.
Sul ritiro: “La scelta del ritiro è stata fatta dalla società e dal sottoscritto. Dopo la partita avevamo bisogno di unirci di più. Io la partita la devo vedere nei dettagli, abbiamo preso tre gol in 8′. Abbiamo perso 4-0, mi dispiace e penso che il risultato sia bugiardo. I ragazzi già li conoscevo ma non bene. Tra l’altro alcuni erano in nazionale quando sono arrivato. Ho voluto conoscere meglio i giocatori, anche come mangiano. Si sono allenati molto forte e garantisco che questo è un gruppo molto professionale. Anche i ragazzi stanno soffrendo nel risultato. Hanno lavorato due giorni molto bene, abbiamo lasciato un giorno e mezzo libero per lasciarli respirare: non ho dubbi che sia stato una cosa giusta. Alcune volte il ritiro può creare anche un effetto contrario”.
Riguardo la conferenza stampa dell’allenatore della Carrarese e sulla situazione societaria: “Le dichiarazioni di Calabro non le commento. Naturalmente siamo una squadra retrocessa, ma non bisogna puntare assolutamente a vincere: si riparte tutti da zero in Serie B. Il campionato entrerà nel vivo a febbraio, di solito la classifica è molto corta ma quest’anno le prime due sembrano aver preso già spazio. Noi ci dovremo mettere in moto perché stiamo andando un poco piano. Le partite vanno vinte sul campo, non con il blasone. Da tanti anni alleno, il presidente c’è ed è presente. Mi ha scritto e l’ho sentito, non deve essere necessariamente all’allenamento; i dirigenti oggi erano al campo per vedere l’allenamento. Sono stato a Perugia e non ho mai visto Gaucci sul campo d’allenamento, Percassi poche volte a Bergamo. Il presidente mi ha scritto dopo la partita persa, ma più che parlare con me scrive ai suoi collaboratori. Nel merito della contestazione non voglio entrare perché non mi riguarda. Anche Lotito l’ho visto poche volte la domenica, noi squadra non dobbiamo attaccarci al fatto della presenza. Io parlo con Milan e Petrachi che sono i due punti più importanti”.
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