Gregucci, tre mesi deludenti: andamento da playout, squadra senza gioco né anima

Quattordici punti in tredici gare disputate. Quattro vittorie, due pareggi e ben sette sconfitte. Una media punti di 1,08 a partita. Sono i numeri che certificano l’inadeguatezza della gestione Gregucci, incapace di dare un’identità ed un’anima alla Salernitana prima ancora di portare i risultati sperati. Se la gestione Colantuono era stata a dir poco deludente sul piano qualitativo, quantomeno aveva dato un’impronta ad un gruppo che per larghi tratti aveva dimostrato compattezza e capacità di sofferenza. Tre mesi dopo l’insediamento di Gregucci la Salernitana non è né carne, né pesce: non ha gioco, non ha qualità, non ha coraggio e soprattutto non ha cuore. Undici calciatori che non formano una squadra, incapaci di sorreggersi nelle difficoltà e di reagire alle avversità. La fotografia dei numeri è impietosa: se la Salernitana si ritrova in una posizione di relativa tranquillità è grazie al tesoretto di punti conquistato nella gestione Colantuono.

Considerando il solo interregno Gregucci, infatti, i granata sarebbero a ridosso della zona playout. Appena cinque le compagini che hanno fatto peggio della Salernitana in questo lasso temporale: Foggia, Cremonese, Padova, Carpi e Venezia. Numeri che fanno riflettere, o meglio dovrebbero far riflettere. Il tecnico di San Giorgio Jonico non è il principale responsabile si dirà. Giusto, giustissimo. Le responsabilità vanno in primis ascritte a chi ha fatto ricadere la scelta sul profilo di un tecnico ormai da anni uscito dal giro e che non allenava in B da ben sei anni, ultima esperienza peraltro conclusasi con un prematuro esonero a Reggio Calabria. Ma soprattutto ad un mercato di gennaio fumoso ed inconcludente, proprio nel momento in cui bisognava gettare benzina sul fuoco delle ambizioni. Si è scelto invece di vivacchiare, di non apportare linfa ad una squadra che resta autentica incompiuta. E che dovrà correre ai ripari per evitare che l’anno del Centenario non risulti indimenticabile, ma in negativo.