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Gravina e le riforme: “A e B a 20, sì alla Var. Se il Tar dà ragione alla Virtus Entella…”

Con l’undicesima giornata la Serie B ha superato un terzo di campionato, ma ancora, clamorosamente, ci sono perplessità su come andrà a finire, quante squadre retrocederanno, quante verranno promosse dalla C. Sicuramente questo è stato il torneo più imbarazzante della storia, giocato più in tribunale che sui campi di calcio.
Il nuovo presidente della Figc Gabriele Gravina ha il compito di dare una scossa all’ambiente calcio, l’Italia ha problemi e vanno risulti subito: se si vuole pensare di competere con paesi come Spagna e Inghilterra bisogna iniziare presto e dalle fondamenta. Le prime soluzioni? RIforma dei campionati e Var anche per la B. Nessuno nel mondo ha la tecnologia in cadetteria, l’Italia dovrebbe cercare di fare qualcosa in più degli altri. E Gravina ci sta pensando: “Dobbiamo avviare l’idea di una riforma dei campionati con la Serie A e la Serie B a 20 squadre”, ha detto Gravina in un’intervista concessa a Radio Rai. In effetti riportare la B in un numero pari non è una vera e propria riforma, neanche lasciare la A a 20 perché in massima serie già ci sono 20 squadre. Forse sarebbe più utile riportarla a 18, visto che ormai troppo spesso ci sono squadre tecnicamente inadeguate a giocare nel campionato più importante della nazione. Però sulla Var Gravina ha le idee un po’ più chiare: “Ci sono margini di miglioramento, ora esiste un protocollo stabilito dall’Ifab e gli arbitri si stanno attenendo a questo, ciò implica una discrezionalità, delle valutazioni e si possono commettere degli errori, però limitati al minimo indispensabile. L’anno scorso abbiamo valutato positivamente la sua introduzione. Tutti gli episodi vengono valutati e ciò elimina alcune tensioni che in passato hanno condito le nostre domeniche. Eviterei una moviola alla Var: questo potrebbe creare ulteriori tensioni e il calcio ne ha già tante. La classe arbitrale è una delle nostre eccellenze, anche a livello internazionale, e sono convinto sia necessario attivare maggiori confronti per far conoscere i principi del protocollo affinché non nascano cattive interpretazioni”.
Infine Gravina ha toccato anche l’argomento Entella, anche qui il nuovo presidente non è stato chiarissimo. Anzi, ha addirittura aperto una porta ai liguri: “C’è il rispetto delle norme e delle sentenze, siamo in attesa della decisione del Tar sul caso Entella e del Consiglio di Stato. Non appena avremo a disposizioni queste decisioni, ci sarà una riflessione politica per capire se, in un momento così avanzato del campionato di B o C, si può procedere ad una modifica dei calendari, con tutto quello che questo può apportare”.

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