La partita perfetta. Per il risultato, per l’importanza vitale ai fini della classifica e della lotta salvezza, per la splendida e variegata cornice di pubblico. Ma anche per la gestione, per le trame di gioco, per le pochissime occasioni concesse all’avversario. Salernitana-Sassuolo è a pieno diritto il manifesto della gestione Paulo Sousa. Il tecnico lusitano gongola ai microfoni di Dazn: “Se guardiamo il secondo gol, dall’uscita di Ochoa abbiamo fatto venti passaggi fino al gol, allora siamo vicini al mio calcio. Però bisogna farlo con continuità, oggi l’abbiamo fatto più spesso rispetto alle ultime partite. Abbiamo avuto più possesso palla, abbiamo esplorato prima l’esterno e poi l’interno del campo ed abbiamo attaccato la profondità. Botheim e Candreva l’hanno fatto molto bene dando fastidio ai difensori avversari che dovevano uscire verso l’esterno lasciando a Dia la possibilità di fare l’uno contro uno. Siamo usciti meglio nella costruzione, abbiamo avuto mobilità e possibilità di impostare con Coulibaly e Vilhena. Abbiamo trovato diverse opportunità di fare gol e abbiamo trovato una vittoria importante”.
Ottima anche la prova della Salernitana nella fase di non possesso: “A livello difensivo è stata una partita quasi perfetta, ma si può avere ancora più pressione sull’avversario. Sul 2-0 abbiamo abbassato i ritmi, faccio i complimenti ai miei calciatori per l’interpretazione della partita contro un avversario che stava andando molto bene. Questa partita rinforza il lavoro che stiamo facendo”.
Su Botheim, scelto a sorpresa dal 1′ in luogo di Piatek: “È un calciatore che capisce molto bene il gioco tra le linee, ha forse più difficoltà spalle alla porta e sta cercando di migliorare. Ha un buon timing, stiamo lavorando su questa posizione. E’ straordinario l’assist come il lavoro svolto con e senza palla nell’interpretazione dello spazio. Siamo riusciti a coinvolgere i nostri esterni nella costruzione per fare uscire i loro terzini e centrali per poter poi giocare dentro e andare in profondità. Lo abbiamo fatto spesso e ci è andata bene. Kastanos? Dobbiamo essere sempre umili, servono sacrificio e concentrazione su ciò che dobbiamo fare. Tutti dobbiamo mantenere questa intensità dall’inizio alla fine, è quello che ci porta al risultato e ci permette di non subire gol. Siamo tutti felici, stiamo lavorando tantissimo. Non abbiamo vinto nelle scorse partite ma ci siamo andati molto vicini. Col presidente abbiamo parlato di diverse cose, la sua presenza è importante”.
C0sì in sala stampa: “I complimenti vanno ai nostri ragazzi per l’interpretazione quasi perfetta della strategia, ma anche agli avversari che in questa seconda parte del campionato hanno fatto molto bene. Questo rafforza la qualità che abbiamo messo in campo. La squadra ha fatto quello che avevamo programmato, abbiamo cercato di esplorare molto i corridoi esterni all’inizio per poi da lì trovarne altri, tra l’interno e la profondità, e prendere decisioni giuste per uscire e andare in uno contro uno con Dia o i nostri trequartisti bravi ad andare alle spalle della linea di difesa. Sul secondo gol mi ha fatto piacere vedere 20 passaggi di fila da Memo fino al gol straordinario di Dia. Questo mi dà soddisfazione, lo stiamo provando da quando abbiamo iniziato sapendo le difficoltà di cambiare mentalità. Oggi abbiamo visto la responsabilità e la mobilità dei centrocampisti nel trovare l’uomo giusto e libero. Attaccare su linee più basse la profondità ci ha dato una prestazione che non avevo ancora visto. Dobbiamo continuare a migliorare soprattutto quando siamo in un blocco basso. Capisco che dopo il gol si possa abbassare un po’ l’intensità ma possiamo migliorare ed essere più intensi nella pressione. Non dobbiamo essere speculativi e aspettare gli avversari, dobbiamo “provocarli” un po’ di più. Oggi c’era più caldo, questo comporta più fatica, qualche giocatore abbiamo dovuto cambiarlo per acciacchi muscolari che potevano portare a una lesione, nel complesso è stata quasi una partita perfetta”.
Obiettivo salvezza più vicino ma non ancora in cassaforte: “Il Verona sta facendo benissimo, ieri ha vinto e viaggia a passo spedito. Di conseguenza dobbiamo continuare ad essere molto umili, c’è una strada lunga davanti a noi. Dobbiamo riposarci e sabato dare continuità a questo risultato. Quel che stiamo conquistando è per via dell’umiltà, del sacrificio, del lavoro e della voglia di vincere. Dobbiamo proseguire senza perdere la nostra identità. Questa partita ci aiuterà a essere più spesso convinti dei nostri mezzi, possiamo avere più palleggio e trovare momenti in cui attraiamo gli avversari per poi dare velocità sia attraverso circolazione orizzontale, sia verticale. Per gli attaccanti che abbiamo possiamo fare benissimo questo. Anche la nostra prima linea ha interpretato con semplicità la partita trovando linee di passaggio per scavalcare le prime linee di pressione del Sassuolo. Questo ci ha dato la possibilità di stare sempre in partita e recuperare con il pallone tra i piedi. Abbiamo fatto bene nelle transizioni offensive che ci danno più energia per spingere”.
Tangibile la crescita della Salernitana durante la gestione Sousa, sul piano dei risultati ma soprattutto sul piano delle performance individuali di tanti calciatori soltanto gregari durante la gestione Nicola: “Tutto il mio percorso come calciatore l’ho vissuto sempre cercando la vittoria e vivendo la responsabilità e la gioia di giocare per vincere. Devo aiutare a crescere i miei giocatori, l’ho sempre fatto e ne sono fiero. Vivo per i ragazzi che alleno, cerco di capirli e metterli dentro la mia idea di gioco. Qui mi sono adattato tanto a quello che avevo per il momento che c’era e per il bisogno del risultato sempre con l’idea di far crescere tutti. Vilhena ha tecnica straordinaria, è bravo in impostazione. Gli ho chiesto responsabilità e intensità, ma anche la crescita di Coulibaly non va sottovalutata. Arriva più spesso in area, riesce ad essere più determinante in costruzione e aiuta la squadra”.
Buona la prova anche del terzetto difensivo: “Pirola difensivamente è un giocatore straordinario. La zona ha trasformato tanto i centrali, ma lui è uno all’antica, un marcatore importante. Deve migliorare sulla costruzione per poter essere di livelli altissimi. Non si è infortunato, verso il 30’ ha avuto un fastidio muscolare. Abbiamo pensato di lasciarlo fuori nell’intervallo ma ha detto che poteva gestirla e dopo ha chiesto il cambio. Vorrei spendere due parole per Gyomber, oggi non è solo un giocatore che difende. Anche oggi è stato determinante sulla costruzione, fa fatica ma ci sta seguendo e sta diventando anche lui un giocatore di livello importanti. Daniliuc ha avuto un risentimento in settimana e ho schierato Lovato che non giocava da un po’. Ha fatto una partita buona. Non era facile, anche lui l’ha sentita a livello muscolare. Chi è entrato è riuscito a dare continuità, vuol dire che il lavoro è assimilato dalla squadra”.
Chiosa sul Napoli, prossimo avversario sabato in un derby che sarà monco per la costante assenza dei tifosi ospiti: “Ho poco da dire sul prossimo avversario. Sono primi, hanno uno dei più bravi allenatori d’Italia, mi piace molto come giocano. Dobbiamo riposare e leggere bene tutti i dati che ho, studiarli bene a livello collettivo, ma anche le dinamiche dei comportamenti che gli avversari hanno in campo in tutte le fasi. Lavoreremo sulle nostre strategie e ci aspettiamo di dare continuità”.
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