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Gioia Nicola: “Che partita e che grande soddisfazione! Contento per Bradaric”

Nella storia della Salernitana c’era già abbondantemente, ma Davide Nicola insieme ai suoi ragazzi riesce a scrivere un altro capitolo. Per la prima volta la squadra granata torna dall’Olimpico con i tre punti in tasca. Una vittoria ineccepibile, meritatissima che soltanto un’ingenerosa analisi del match potrebbe ricondurre al nervosismo biancoceleste scaturito dopo l’ammonizione di Milinkovic Savic. La Salernitana aveva già messo all’angolo la Lazio con una gestione oculata nel primo tempo e decisamente più coraggiosa nella ripresa. “Siamo molto soddisfatti e contenti per la partita che abbiamo fatto – il commento di Nicola in mixed zone – In conferenza pre match ho detto che dovevamo fare uno step in più per giocare con la Lazio. Nel primo tempo abbiamo sviluppato bene ma ci è mancato accompagnare l’azione. Abbiamo gestito il pressing della Lazio, abbiamo sempre giocato, restando ordinati e compatti. I ragazzi si tolgono una grande soddisfazione. Vincere a Roma per la prima volta nella storia è una soddisfazione, la Lazio era in un momento importante. Noi cerchiamo sempre di giocare, esprimendo ciò che si prepara in settimana. I ko possono esserci per una squadra al secondo anno in A. La crescita avviene nel percorso. Le sconfitte ci hanno tolto serenità e abbiamo dovuto fare lavoro di nuovo sulle certezze. Io credo in tutti quelli che ho a disposizione. Sono contento di quelli da cui siamo ripartiti per integrare i nuovi. Dia si era allenato poco e ci ha dato contributo. Sono contento per Bradaric che ha sfruttato l’occasione dando continuità al secondo tempo con spezia. Daniliuc cresce bene purtroppo abbiamo perso Gyomber. L’obiettivo è fare il meglio nelle partite che mancano giocando bene per esprimere noi stessi. A volte ci riuscirà a volte no ma il lavoro dà risultati”.

Ancora Nicola in sala stampa: “Abbiamo mostrato fin dall’inizio le trame di gioco che avevamo preparato, per 15’ la Lazio è uscita molto bene. Abbiamo saputo soffrire, in campo ci sono avversari che costringono a esprimerti meno bene. Per 30’ stavamo facendo quello che avevamo preparato, mancava il tempo giusto di attacco alla linea difensiva ma due-tre situazioni interessanti. Abbiamo commesso un piccolo errore sul gol subito, lo accettiamo, quando cerchi di contrapporre all’avversario devi accettarlo anche che avversario faccia bene, nel secondo tempo la consapevolezza è venuta fuori. Stavamo facendo la partita preparata, dovevamo solo aumentare ritmo ed aggressività. Abbiamo trovato gol importanti, sono contento per i ragazzi, hanno fatto una grande partita, prima volta nella storia che si vince qui e motivo di orgoglio per tutti noi. La Lazio è venuta fuori nel quarto d’ora finale del primo tempo, ci saranno sempre momenti in cui bisogna soffrire e noi abbiamo saputo farlo. Mi è piaciuta la convinzione con cui siamo rientrati nel secondo tempo perché si vedeva che eravamo soddisfatti di quel che stavamo facendo. Nel secondo tempo, complici anche un po’ di situazioni, stiamo bene a livello fisico e la Lazio aveva giocato in coppa, abbiamo cambiato il timing di uscita quando riuscivamo ad alzarci lo facevamo con grande precisione e veemenza”.

Decisiva la mossa Candreva, devastante schierato da mezz’ala con Mazzocchi sulla stessa corsia. E poi la perla del gol dell’1-1: “E’ un movimento che Antonio ha naturalmente, si cerca di sfruttarlo. Oggi sono arrivati tre punti importanti ed è quello che ci interessa, al di là di quello la crescita di una squadra è nel percorso che si deve fare, siamo passati da sembrare tutti improvvisamente incapaci a giocare una partita molto convincente, sbaglieremo altre volte e altre partite, l’importante è allenarsi convinti di giocare un certo tipo di calcio per arrivare all’obiettivo che ci siamo prefissi. Noi giochiamo per il pubblico, senza gente non avremmo senso di esistere, oggi ci ha dato fastidio non avere in massa la nostra gente ma non spetta a me valutare le dinamiche, ma la nostra reazione importante”.

Pià che positiva la prova di Bradaric: “Aveva giocato altri quattro secondi tempi ma il primo determinante lo ha fatto con lo Spezia, era giusto dargli l’occasione per potersi misurare dall’inizio, siamo felicissimi che abbia dimostrato di poter dare il suo contributo, toccherà via via anche ad altri. Stanno crescendo tutti, non siamo in un momento di grande abbondanza a centrocampo. Candreva ci ha dato la possibilità di valutare che può fare anche la mezzala, ci aspettavamo Milinkovic titolare e Lassana doveva limitare inizialmente lui. Piatek purtroppo si è fatto male. Abbiamo vinto ma non significa che le vinceremo tutte: siamo contenti. Dobbiamo attaccare molto ma con equilibrio. Siamo partiti facendo partite aggressive, fino alla sconfitta col Sassuolo che ha fatto girare le scatole a noi per primi. Dalla settimana dopo hai uno scontro diretto e non sei così brillante dal punto di vista della convinzione: abbiamo però strutturato un percorso che ci portasse a recuperare le certezze con una partita dignitosa con l’Inter, 50’ importanti con lo Spezia ed oggi con una partita umile ma allo stesso tempo non rinunciataria”.

Ribery protagonista e coinvolto anche nella nuova veste: “E’ un collaboratore per scelta nostra e per scelta sua, credo sia stato molto contento di provare a vedere cosa accade dal nostro punto di vista, chiede molto, è curioso, ha compiti come tutti e noi lo coinvolgiamo molto, ha voglia e verve, speriamo stia con noi a lungo poi deciderà lui cosa fare nel futuro. Bonazzoli in questo momento è il giocatore che si dedica più ai compagni di reparto e gli altri sono più cecchini, credo stia dimostrando altruismo, lega il gioco, ha interiorizzato i principi che utilizziamo e lo fa molto bene: potrà ripartire dalla panchina o rigiocare titolare, quando hai attaccanti che fanno tutti bene non si parteggia per uno o per l’altro”.

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