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Frosinone e Covid, Stirpe torna su Salernitana-Reggiana: “Fu atteggiamento antisportivo”

Il Frosinone ha anticipato la fine del suo 2020 sportivo chiedendo e ottenendo il rinvio della gara contro il Pisa, ma non certo per motivi felici. C’è di mezzo il Covid, un elevato numero di calciatori ciociari positivi. Nonostante ciò, la squadra di Nesta nel precedente turno è scesa in campo ed è riuscita a pareggiare contro il Pordenone pur con soli 14 calciatori disponibili, mentre gli altri erano a casa col virus.

“Abbiamo seguito le norme. Il bonus si può chiedere solo 48 ore prima dell’inizio della partita, qualora ci si trova in presenza di contagi e noi l’abbiamo avute dopo aver superato il limite, circa 36 ore prima: non potevamo più richiedere il bonus ed abbiamo giocato contro il Pordenone. Quello che è accaduto a noi potrà essere usato come esempio per rivedere il regolamento. È chiaro che ogni situazione è a sé, ma alcune condizioni sono oggettive e le partite non andrebbero disputate. Dare la possibilità di trovare un accordo tra le parti, potrebbe essere una soluzione di buon senso“, ha detto oggi il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, durante il suo intervento sulle frequenze di Radio Punto Nuovo. Inevitabilmente, parlando di serie cadetta, il discorso è scivolato anche sul 3-0 a tavolino ottenuto dalla Salernitana ormai due mesi fa ai danni della Reggiana. “In tempi non sospetti dissi che qualunque società si trovasse in estrema difficoltà, avrei approvato lo spostamento della partita. È stato un comportamento antisportivo, come quello della Viterbese. – ha detto Stirpe, riferendosi invece al diniego della società laziale alla Casertana, costretta a giocare con nove uomini quattro settimane fa in Lega Pro – Qualunque avversario si trovasse in difficoltà e dovesse affrontare il Frosinone e mi venisse chiesto di spostare la partita, allora direi di sì. Questa è una sola visione del Frosinone, io non mi metto a fare conteggi di retrobottega. Noi abbiamo fatto di necessità virtù, abbiamo deciso di giocare”.

Certamente, se Stirpe afferma di aver seguito le norme, lo stesso può dire la Salernitana nella faccenda – ormai archiviata – della partita fantasma contro la Reggiana. L’eccezionalità della situazione corrente nel mondo, e quindi anche nel calcio, non può non generare problematiche di questo tipo. Nel momento in cui gli interessi economici devono essere salvaguardati e si sceglie di “andare avanti”, occorre mettere anche dei paletti che, piaccia o no, vanno rispettati.

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