FOTO. Ventura scruta il match in cabina speaker, in panchina urla Lombardo

Gian Piero Ventura ha seguito il match contro il Pordenone dalla cabina dello speaker dello stadio, in tribuna stampa. Squalificato dopo l’ammonizione rimediata a Empoli, il trainer granata ha assistito alla partita con frenesia da postazione privilegiata, più in alto di tutti. Accanto a lui il match analyst della Salernitana, Sandro Antonini, e ovviamente Luca Scafuri, voce dello stadio Arechi. Quella dell’ex CT è risuonata a lungo soprattutto nei momenti (rari, per la verità) in cui il Pordenone si è reso protagonista di pericolose incursioni.

L’allenatore ha sbuffato e ha virtualmente chiesto a più riprese ai suoi uomini di non perdere i riferimenti difensivi e di non sbagliare nulla in fase di costruzione e ripartenza. Qualche indicazione al telefono ovviamente non è mancata, soprattutto per i cambi, prontamente ricevuta dalla panchina. I tifosi hanno osannato il tecnico, lui ha mantenuto compostezza anche sui gol del 2-0 e del 3-0. Un po’ di amarezza sul suo volto al momento dell’ingresso di Jallow: evidentemente, Ventura non ha gradito i fischi all’indirizzo del gambiano da parte della piazza che – nonostante il video di scuse – non ha ancora perdonato all’attaccante il comportamento tenuto in occasione del match contro il Crotone.

A bordocampo ad urlare in piedi e a dare indicazioni alla squadra c’era Matteo Lombardo, promosso a vice allenatore da pochi giorni, dopo le dimissioni di Tiziano De Patre, dopo aver iniziato a Salerno dapprima come match analyst di Bollini tre anni fa e poi come collaboratore tecnico dei vari allenatori che si sono succeduti (con una parentesi anche nel settore giovanile durante la gestione Gregucci). Sulla carta, però, contro i ramarri l’allenatore titolare era Gigi Genovese, l’unico tesserato della Salernitana in possesso del patentino Uefa A che gli consente di essere iscritto in distinta con tale qualifica. L’ex preparatore di portieri granata, reintegrato nei giro della prima squadra proprio in settimana (aveva iniziato l’annata da coordinatore degli allenatori dei numeri uno delle giovanili), è rimasto però seduto in panchina. Allenatore per un giorno della ‘sua’ Salernitana anche se solo pro forma.