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Ferrari al CorSport: “Petrachi e Martusciello mi hanno convinto. Promozione? Sta nascendo una squadra importante…”

“Avevo un paio di opzioni, ma nella mia scelta hanno prevalso la famiglia e la passione per il calcio”. Dopo sei anni al Sassuolo, Gian Marco Ferrari non ha resistito al richiamo di Salerno, senza pensare alla categoria. “Ringrazio il direttore Petrachi e mister Martusciello perché mi hanno fatto sentire importante – ha detto il difensore al Corriere dello Sport -. Poi conoscendo i tifosi mi è parsa la soluzione migliore. Nell’ultimo anno e mezzo non mi sentivo più al centro, qualcosa si era rotto. Qui ho l’occasione per togliermi tanti sassolini dalle scarpe. Non ho pensato al salto di categoria, avrei preso tutto sottogamba. Non sono un calciatore che può fare la differenza se stacca con la testa”.

La sua parentesi emiliana sembrerebbe non essersi chiusa nel migliore dei modi. L’ex Sampdoria ha spiegato di aver pensato di chiudere la carriera in neroverde: “Se due anni fa mi avessero detto che sarei andato via dal Sassuolo per decisione di entrambi, non ci avrei creduto. Avevo fatto un mezzo pensiero di finire lì la carriera. Poi le cose cambiano. Ho sentito delle cose che non rispecchiavano quello che sono, ma non voglio dimostrare nulla. Ringrazierò sempre il Sassuolo”.

Motivazioni e obiettivi

A Salerno Ferrari ha ritrovato gli stimoli giusti, anche grazie alla filosofia di Martusciello: “Quello che stiamo facendo mi piace, per il gruppo che c’è, per la solidità che vogliamo trovare. Il mister chiede di giocare la palla, di non buttarla, dobbiamo avere il dominio del gioco, a difendere il più lontano possibile dalla porta. E questa è una delle mie caratteristiche. Ho sempre avuto l’etichetta di difensore lento, se non ci avessi messo la testa non sarei arrivato dove sono oggi. Mi è sempre piaciuto Nesta per l’eleganza ed il tempismo”.

Il classe ’92 si è travestito da attaccante, dribblando la domanda sulla voglia di tornare subito in Serie A, con un criptico “sto vedendo nascere una squadra importante”, spiegando poi che “dopo una retrocessione non devi farti ossessionare dall’idea di tornare subito in A”.

Il giocatore però vede quattro squadre con le carte in regola per ambire alla promozione: “È presto per ipotizzarlo. Potrei indicare Pisa, Brescia, Sassuolo e Palermo. Ma ognuno può dire la sua se mantiene equilibrio”. In estate Ferrari ha firmato fino al 30 giugno prossimo, con opzione di rinnovo. “Per ora sono concentrato solo su quest’anno”, ha chiosato.

 

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