“Non dobbiamo mai abbassare la guardia, il campionato è strano. Se oggi non avessimo vinto sarebbe stata una catastrofe, qualcuna non meritavamo di perderla, dobbiamo trovare equilbrio e non esaltarci dopo partite come quella di oggi”. Al termine di Salernitana-Pordenone è il dg del cavalluccio Angelo Mariano Fabiani a soffermarsi in primis sulla vittoria: “Magari se il palo del Pordenone va dentro, la partita prende un’altra piega. Viviamo alla giornata, ma dobbiamo muovere la classifica sempre e comunque perchè questo campionato, rispetto agli altri precedenti, ci sta dicendo che eccezion fatta per il Benevento, tutte le altre squadre possono giocarsi un posto al sole. Dobbiamo essere molto lucidi, non enfatizzerei più di tanto la partita di oggi anche se c’è tutta la contentezza del caso: avevamo inziato questo ciclo andando in ritiro, possiamo dire che ne è valsa la pena di lasciare gli affetti a casa”.
Fabiani è stato ovviamente stuzzicato anche sul mercato e ha difeso l’operato della società: “Col mister c’è un confronto continuo. Ventura è un allenatore di spessore, va a stimolare alcune situazioni e cercheremo di soddisfarlo: in estate disse che mancavano 4-5 giocatori e ne abbiamo presi 7-8. Se dal 1 gennaio ci saranno giocatori importanti e in grado di migliorare il tasso tecnico, avremo l’obbligo di operare. L’abbiamo sempre fatto, credo, la proprietà non ha mai fatto mancare sostegno; se poi le operazioni non sono andate a buon fine e il calciatore non si esprime bene in campo, ci può essere responsabilità del sottoscritto e del tecnico di turno”.
Il dirigente prosegue: “Da quando sono a Salerno sembra che novembre sia mese nefasto. I motivi quali sono? Abbiamo fatto delle riflessioni ma non c’è una vera ragione, se non che probabilmente quando prendi giocatori nuovi, loro vengono con entusiasmo straordinario, pieni di carica agonistica per poi perderla nel corso di qualche partita e farsi influenzare da qualche critica di troppo e non rendono per quello che devono. Ma non c’entrano i tifosi, altrimenti non puoi fare questo mestiere. A me darebbe fastidio l’indifferenza – ha dichiarato il direttore sportivo apertamente – che è il peggior disprezzo. Quando vieni attaccato ci leggo sempre stimolo a fare meglio, i calciatori dovrebbero avere questa stessa forma mentis”.
Il mercato è vicino. Arrivo ma anche rumore di uscite fanno parlare la piazza. “Non faccio promesse. Kiyine è stato preso per giocare con la Salernitana – ha poi detto Fabiani, cancellando le indiscrezioni che vedono l’esterno sempre più vicino alla casa madre Lazio – Coloro che sono stati scelti per affrontare il campionato, a meno che non ci sia una bocciatura tecnica o motivi disciplinari, non andranno via da Salerno. Allo stato attuale non credo che Kiyine lasci per nessuna altra squadra, compresa la Lazio. La Salernitana non vive di luce riflessa ma di luce propria, sarebbe un’offesa se il ragazzo tornasse a Roma. La proprietà mette a disposizione ogni risorsa economica necessaria, sempre che il mercato offra la possibilità di prendere giocatori importanti e che vadano a migliorare la rosa. Sento parlare delle punte, mentre secondo me subiamo qualche gol di troppo. Prima di dare via dei giocatori ci penseremo dieci volte, anche perchè i gol li stiamo facendo e con più giocatori. Lo dicono le statistiche del campionato, a parte Iemmello e Marconi, altri che vanno in doppia cifra non ce ne sono. L’attaccante? Ci siamo documentati anche con qualche elemento che è in Serie A, poi però il giorno dopo ha giocato e segnato e ora sta facendo il titolare. Poi qualche volta ti scontri anche con la volontà dei calciatori. Io sono convinto che la vittoria di oggiavrà un effetto positivo sul mercato della Salernitana. Stare nel giro dei playoff può stimolare l’appetito di qualche elemento che prima era titubante. Rispetto a tanti anni fa – ha sottolineato ancora il direttore sportivo – il mercato è cambiato totalmente. Lo scorso anno ero in ufficio e aspettavo un giocatore col suo agente alle 16. Mi disse di essersi fermato alle 15 per parlare con un’altra squadra, mentre noi avevamo già il contratto chiuso, e di aver scelto l’altra destinazione. Non tutti rispettano le regole, noi non facciamo nero e porcherie, da altre parti non lo so. Se il Palermo ha fatto quella fine con Zamparini, qualche domanda bisogna farsela”.
E poi – infine – una nota di incoraggiamento a Jallow (“Se prende qualche fischio probabilmente se lo sarà meritato, c’è stata qualche incomprensione di troppo, ha chiesto scusa, è un professionista e sa come ci si deve comportare”) e una grossa tirata d’orecchi a Cerci: “Lui sarà oggetto di valutazioni disciplinari perchè non abbiamo gradito un’uscita non richiesta. Quando si fa una cosa bisogna pensarci su due volte. ho rispetto per il calciatore ma qui a Salerno siamo tutti sullo stesso piano e nessuno si può permettere di trasgredire: i social vanno usati per dei fini personali che nulla devono avere a che vedere con l’ambito lavorativo, perché queste cose offendono chi lavora, come area medica e area comunicazione. C’è un regolamento interno che parla chiaro”.
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