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Eroe promozione, Tutino torna all’Arechi per la sua prima da ex

Una stagione da leoni. Il 20/21 per Gennaro Tutino significa promozione in A, miglior rendimento in carriera per numero di reti e assist nonché per impiego sul rettangolo verde. Esperienza più felice, quella a Salerno. Proprio dove tornerà da grande domenica sera con il suo Parma, per i tredicesimi di Coppa Italia, la prima volta dopo quel Salernitana-Empoli che a maggio 2021 pose un tassello importante per il salto in massima serie.

All’ombra del Castello Arechi

Un simbolo del passato recente della storia del Cavalluccio. L’attaccante scuola Napoli e con trascorsi a Cosenza ed Empoli ha trascinato la truppa di Fabrizio Castori verso la terza promozione in A della storia granata. Il 10 maggio del 2021 è data passata (o meglio, tornata) alla storia, scolpita negli annali. Poi, la fine della intensa (ma breve) storia d’amore, il ritorno al Napoli dopo il prestito stagionale e l’approdo al Parma, che ha rilevato l’intero il suo cartellino, seppur il suo desiderio (mai nascosto) era di ritornare nel golfo. Con i ducali è già alla seconda stagione, dopo una prima annata ben al di sotto delle aspettative del popolo del “Tardini”: in 28 apparizioni soltanto 5 gol. Ma con il Cavalluccio vanta un bottino di 14 centri stagionali in 38 presenze sul rettangolo verde, di cui due in Coppa Italia contro Sudtirol (sua la prima marcatura nel 3-0 finale) e Sampdoria, quest’ultima che inflisse l’eliminazione ai sedicesimi (1-0).

La cavalcata verso la A

Una stagione sempre sugli scudi per Tutino, che saltò solo la gara fantasma contro la Reggiana e rimase in panca a Cremona. Arrivato a Salerno il 25 settembre 2020 con la formula del prestito con opzione e obbligo al verificarsi di determinate condizioni sportive, il primo gol non si fece attendere: aprì lui le marcature nella gara di coppa contro il Sudtirol e il 3 ottobre seguente segnò il gol dell’1-1 a Verona contro il Chievo, la sua prima marcatura nel campionato cadetto con la maglia della Salernitana.  Da lì, una lunga lista di vittime: oltre ai gialloblu (1), Pisa (2), Cosenza (1), Brescia (1), Virtus Entella (1), ancora Chievo (1), Pisa (1) ed Entella (1) al ritorno, Ascoli (2), Pordenone (1) e Pescara (1). Il numero 9, entrato di diritto nella storia del club con l’ippocampo sul petto, firmò anche il 3-0 dell’Adriatico, che valse la promozione a Di Tacchio e soci: il tris su assist di Kupisz per regalare alla città la promozione.

Ritorno da grande ex

Le strade tra Tutino e Salernitana si sono divise da più di un anno ormai, dopo un lungo tira e molla estivo e un corteggiamento da parte del club che si è concluso con un nulla di fatto. L’Arechi tributerà gli applausi dovuti all’ex nueve, anche perché la torcida granata mai l’ha visto giocare dal vivo a causa delle restrizioni Covid. Un cerchio che si chiude.

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