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“È mancato solamente il gol”, Colantuono non rimprovera i suoi ragazzi

“E’ mancato solamente il gol”, Stefano Colantuono ha sintetizzato così la prestazione della Salernitana contro il Brescia nella gara di oggi. Il tecnico romano è soddisfatto della prestazione della sua squadra ed ha parlato anche della situazione in classifica della compagine granata.

Sulle scelte offensive: “Non m’interessa che Gerardo abbia 19 anni. Io l’ho fatto entrare perché in allenamento si è mosso bene in settimana. Simy era stanco ed aveva lottato su tutti i palloni; ho dato una chance a Fusco perché avrebbe potuto aiutarci. Senza nulla togliere a Wlodarczyk che potrebbe giocare la prossima partita dal 1′, ho optato per lui. Mi dispiace perché abbiamo fatto una buona partita. In queste gare bisogna stare attenti a non prendere reti sulle ripartenze o rischiare come successo nello scorso match. I giocatori hanno fatto quello che c’era da fare perché i lombardi sono sempre stati nella loro metacampo. Anche i numeri testimoniano che è mancato solo il gol”.

Riguardo le decisione tattiche: “Eravamo padroni del campo, i braccetti andavano in sovrapposizione. Ruggeri e Velthuis sono andati in avanti molte volte. Non sarebbe stato positivo cambiare dal punto di vista tattico. La squadra ha crossato diverse volte e di fronte c’era un avversario ostico. Il nostro difensore centrale aiuta molte volte nella manovra e quindi la differenza tra 3 o 4 difensori non è essenziale”.

Sulla prestazione di Amatucci ed il calciomercato: “Amatucci è in continua crescita da molto. Sono molto preoccupato perché aveva un problemino al ginocchio e bisogna preservarlo. Sono sicuro che i dirigenti sappiano fare il loro lavoro nell’ambito del calciomercato e non servono le mie richieste. Se avessimo fatto gol sarebbe stata la ciliegina della porta ed i 3 punti sarebbero stati giusti”.

La classifica: “Non si mette a posto con poche partite, ma dando seguito a risultati e prestazione nel tempo. Mi dispiace perché in una partita del genere avrei preferito la vittoria. Inutile restare a piangerci addosso perché a breve avremo una partita difficile. Bisogna migliorare le cose da migliorare. Analizzando la prestazione è stata giusta”.

Riguardo l’emergenza infortuni: “Braaf non ha mai giocato con grande qualità e naturalmente arrivato ad un certo punto era sfinito. Noi oggi avevamo fuori 6 o 7 giocatori, togliendoli anche alle altre rose si sarebbe vista la differenza. La squadra ha lavorato bene e Braaf aveva speso molto in una posizione del campo secondo me per lui congeniale. La sostituzione è stata dettata da motivi di stanchezza. In campo c’è stata gente che non aveva tutti i 90′ nelle gambe. C’erano persone che non erano titolari da molto. E’ tornato Tongya che aveva un minutaggio limitato. Le cose che non mi hanno convinto me le tengo per me. La partita è stata fatta, ma ai ragazzi non si può rimproverare nulla oltre che il gol. Non abbiamo rischiato quasi nulla, abbiamo avuto sempre il pallino in mano ed onestamente non posso chiedere di più. La squadra dovrebbe attaccare con più veemenza, ma muovere critiche oggi sarebbe ingeneroso. Non mi esalto, ma è stata fatta la partita che andava fatta”.

Il tecnico ha parlato anche ai microfoni di Lira Tv: “Non ci soddisfa il pari, ma il campo dice questo e dobbiamo prendercelo. La squadra ha fatto il suo, al netto dei problemi che abbiamo, con tante assenze. Potevamo avere più lucidità nelle scelte per vincere. Non posso chiedere di più alla squadra. Ho inserito un’altra punta, Fusco, alla fine, perché aveva caratteristiche diverse da Wlodarczyk. Il Brescia giocava molto basso, ho preferito giocatori come Braaf e Kallon che vengono fuori dal traffico per giocare uno contro uno. Ci serviva uno stoccatore, Simy non ne aveva più e ho messo Fusco. Tongya è un po’ indietro, giocando ritroverà smalto. L’ho messo perché volevo qualità in mezzo al campo. Dobbiamo aspettarlo. Gli infortuni fanno parte di questo sport, ne abbiamo tanti. Siamo dispiaciuti, sono capitati tutti insieme: oggi avevamo fuori sette giocatori importanti. Abbiamo giocato ugualmente, vuol dire che c’è attaccamento; ci sta mancando buona sorte”.

L’allenatore ha anche parlato del suo rinnovo di contratto: “È l’ultima cosa che conta, penso solo al Frosinone, non conta la mia firma. C’è un legame con la società e non c’è problema. Dobbiamo fare punti, siamo in difficoltà e dobbiamo recuperare calciatori. Dobbiamo fare punti nelle ultime due gare del 2024 per arrivare bene alla sosta. Potrebbe arrivare qualcosa dal mercato, ma se ne occuperà il direttore. Capisco la delusione dei tifosi, noi dobbiamo lavorare per vincere. Dall’inizio del girone di ritorno potremo toglierci soddisfazioni. La spinta della gente è importante per noi, ne abbiamo bisogno, speriamo non ci abbandonino”.

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