È Laird Norton il fondo concretamente interessato alla Salernitana. Temporary management: contatti proseguono

Poche ore ancora e il fine settimana scioglierà gli ultimi dubbi. In oppure out: Danilo Iervolino attende le eventuali (ma a questo punto non ci sono molti dubbi, avendo pagato profumatamente i professionisti che hanno svolto le due diligence) offerte d’acquisto vincolanti del club da parte dei due soggetti che si sono esposti nel rilevare le quote della Salernitana. Di Brera Holdings, società rappresentante di un fondo di investimenti con sede a Dublino, si era già detto qualche tempo fa; assieme a lei, il fondo di private equity americano che maggiormente si è interessato alla Bersagliera è Laird Norton. Il patron granata è molto stuzzicato dalla soluzione a stelle e strisce che garantirebbe una certa solidità e progettualità sportiva, almeno triennale, nel segno della continuità (l’imprenditore palmese resterebbe con un ruolo e un investimento nell’operazione; conferma in vista anche per Maurizio Milan al vertice del club, nell’eventualità).

Come si legge sul Mattino oggi in edicola, Laird Norton è un fondo che gestisce 14 miliardi di asset. Ha sede a Seattle, il suo presidente è Joe Williams e tra le sue linee di investimento prevede anche i fondi di private equity (oltre a quelli immobiliari) con strategie di sostenibilità e crescita paziente con l’obiettivo di migliorare il brand. Naturalmente, per poter presentare agli occhi del potenziale acquirente una situazione di convenienza nell’investimento, la Salernitana è chiamata a limitare le perdite al massimo e quindi a cedere – ricavando il più possibile – i suoi pezzi migliori entro il 30 giugno, così da far rientrare le operazioni nel bilancio in chiusura tra un mese. Laird Norton potrebbe anche decidere di fare un’offerta in affiancamento a Iervolino, un po’ come fatto a Bergamo con Percassi che è rimasta la persona fisica con la maggioranza delle quote, per “atterrare” sul pianeta calcio e solo in seguito puntare all’acquisto del 100% del club. Insomma, si attendono le offerte di Laird Norton e Brera Holdings: la migliore, se risponderà ai criteri fissati (prezzo minimo di 25 milioni per la totalità della società) potrebbe essere accettata. Per quel che riguarda il primo fondo, potrebbe arrivare anche in seguito una proposta, non subito ma guardando prima come saranno eventualmente migliorati brand e bilancio.

Nel frattempo, continuano i contatti con i vertici della società di servizi sportivi che da tempo è nel mirino di Iervolino per una collaborazione con il “temporary management“. L’amicizia personale tra il presidente della Salernitana e l’ad del gruppo Gabetti, Roberto Busso, è cosa nota. La costola “sport” del gruppo noto principalmente nel campo delle compravendite immobiliari si è recentemente affacciata al mondo del calcio affiancando Casertana e Juve Stabia ma producendo anche dirigenti in grado di fare le recenti fortune del Como in Serie B. L’8 giugno sarà protagonista nell’affiancamento agli organizzatori del raduno “Serie A – Operazione Nostalgia”, in programma allo stadio Arechi. In passato Busso ha collaborato con Iervolino nelle iniziative di formazione realizzate con la sua precedente attività di imprenditore nel campo dell’università privata ed ora potrebbe tendere la mano fornendo direzione generale, consulenza business e tutto ciò che concerne l’extra-campo. Suggestione Arturo Di Napoli: legato professionalmente a Gabetti Sport, l’ex bomber della Salernitana potrebbe avere un ruolo in società qualora andasse in porto l’accordo con Iervolino.