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È il giorno della marmotta: 2019 fotocopia di dodici mesi fa, Salernitana non impara dai propri errori

Una partenza promettente e illusoria, la flessione di dicembre con il cambio di allenatore. Quindi l’avvicendamento in panchina, accenni di risveglio e poi  la crisi che raggiunge il punto più basso proprio nel mese di febbraio. Tutto già visto, tutto già vissuto.

La stagione numero 100 della Salernitana non è così tanto diversa da quella numero 99. Anzi, i punti in comune sono fin troppi. I granata hanno iniziato il 2019 con il botto, per poi però spegnersi subito. La vittoria di Palermo è stata incoraggiante, le sconfitte contro Lecce e Benevento desolati, il pareggio contro il Padova imbarazzante. Un cammino pieno di inciampi e ostacoli, un cammino che sta notevolmente complicando i piani di Gregucci che è appeso alla sola speranza di non poter giocare peggio di così.

Incredibilmente però la Salernitana è a ridosso dei playoff, nessuna scappa e i granata ci sperano ancora. Ma serve naturalmente un  cambio di passo e la storia deve correre in aiuto. Questi sei mesi di campionato sono inquietantemente molto simili ai primi sei mesi dello scorso torneo. Troppe le analogie, troppe le similitudini. Anche l’anno scorso l’avvio di Bollini fu incoraggiante, con una sola sconfitta in tre mesi e una striscia di risultati utili consecutivi che arrivò a tredici, permettendo alla Salernitana di toccare addirittura il quarto posto. Poi arrivò novembre e iniziò il periodo nero. Brutto gioco, difficoltà a fare gol, sconfitte consecutive (contro Cittadella e Brescia quelle decisive). Quindi l’esonero, Bollini fu sostituito a dicembre in favore di Stefano Colantuono. E la prima del tecnico di Anzio fu perfetta: 2-0 esterno e morale risollevato. Forse. Perché anche Colantuono incontrò subito difficoltà, nel gioco ma soprattutto nei risultati. E l’inizio anno fu tremendo: la vittoria alla prima col Venezia, col senno di poi, rappresentò una voce fuori da un coro stonato e fuori tempo. Dopo Venezia due punti in sei partite, febbraio buttò definitivamente fuori la Salernitana dalla lotta per i playoff.

Dodici mesi dopo, si rischia di commettere gli stessi errori. La Salernitana si sta risvegliando ogni mattina in un perenne giorno della marmotta e non sembra esserci via di uscita. Almeno finché si continueranno a commettere sempre gli stessi errori e non si farà esperienza del passato. Redimersi e ricominciare, con chiarezza e senza fare muro contro muro. E magari provare a vincere senza paura già con l’Ascoli. L’unico modo per andare a dormire e svegliarsi, domani, col sole di un nuovo giorno.

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