Duro messaggio della Curva Sud contro il patron: “Chi non accetta il confronto non merita rispetto”

La contestazione investe per la prima volta in maniera diretta Danilo Iervolino. Manca poco meno di un mese al secondo anniversario della presidenza dell’imprenditore palmese e il rapporto con la tifoseria sembra essersi deteriorato in tempi record. Solo pochi mesi fa godeva del credito apparentemente illimitato della salvezza della società e poi della categoria ma la prima metà di stagione deludente e le tante dinamiche che l’hanno sin qui accompagnata hanno fatto spazientire gli ultras. Che, dopo aver duramente contestato la squadra, hanno tolto gli striscioni a partita contro il Bologna ancora in corso e si sono recati all’esterno della Tribuna per chiedere a Iervolino di “metterci la faccia” (clicca qui per leggere l’articolo). Qualche coro e lo scoppio di petardi ma soprattutto la richiesta di avere un confronto con il presidente.

Accompagnati dalla Digos, Maurizio Milan e lo slo Mimmo Napoli hanno cercato di mitigare gli animi proponendosi come mediatori e auditori delle istanze. Gli ultras hanno rispettosamente chiesto all’amministratore delegato di chiedere al patron di uscire e – dal piazzale tribuna – confrontarsi con gli ultras. Dopo l’intervento anche delle forze dell’ordine, preoccupate per una possibile degenerazione della situazione che fortunatamente non c’è stata, Iervolino ha deciso di non presentarsi, restando nella lounge all’interno dello stadio e poi lasciandolo da un’uscita secondaria all’interno del suo Van. A mezzanotte in punto non si è fatta attendere la risposta pubblica degli ultras della Curva Sud Siberiano che, attraverso una delle pagine social da loro gestite, hanno inequivocabilmente etichettato il presidente: “Chi non accetta il confronto non merita rispetto”. Insomma, la scelta di non presentarsi dinanzi alle ringhiere che separano l’area del prefiltraggio con l’esterno, dov’erano assiepati gli ultras, ha fatto andare su tutte le furie la torcida. Irrimediabilmente?