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Due mesi dopo, il momento buio è alle spalle: Caligara torna utile nel momento decisivo

di
Oreste Tretola
- 14 Maggio 2025 alle 10:50

Il nome di Fabrizio Caligara nella distinta di Cittadella-Salernitana ha sorpreso tutti. A Pasquale Marino non è mancato il coraggio di spedire in panchina i deludenti Verde e Soriano e di piazzare l’ex Ascoli sulla trequarti, in una posizione quindi più avanzata, per fargli coprire una minor porzione di campo e farlo essere determinante negli ultimi metri, anche prevedendo di una condizione fisica che non avrebbbe retto i 90′. Caligara infatti non giocava dalla gara dell’8 marzo scorso col Modena, quando subentrò per una manciata di minuti nella ripresa; l’ultima da titolare in casa col Frosinone il 23 febbraio.

La prova

Dopo quell’apparizione col Modena, il centrocampista aveva saltato il match di Bari per un problema alla schiena, finendo poi in panchina nelle successive sette gare con Palermo, Juve Stabia, Sudtirol, Cosenza, Spezia, Mantova e Sampdoria. Breda prima e Marino dopo avevano trovato la quadra in mediana, con Zuccon e Amatucci, e sulla trequarti, con Soriano e Verde. La coraggiosa scelta di ieri è stata premiata dalla prestazione. Caligara ha dato molto fastidio alla difesa veneta con i suoi inserimenti; è stato lui, al 44′, a mettere Tongya davanti alla porta con un bel filtrante. Il numero 18 è stato anche molto presente in fase difensiva. In questo finale di stagione ci sarà anche uno sguardo al futuro, con l’obiettivo di vincere i playout: con la salvezza, la Salernitana infatti dovrà obbligatoriamente riscattarlo dal Sassuolo.

Argomenti#salvezza Cittadella-Salernitana fabrizio caligara riscatto

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