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Doppio ex Russo: “Jallow ha sbagliato, bravo a chiedere subito scusa. Contestazione serve più dell’indifferenza”

Salernitano del quartiere Pastena, Salvatore Russo è doppio ex di Empoli-Salernitana avendo giocato con la maglia granata a più riprese (la prima per sei mesi nel 2004, la seconda dal 2007 al 2011. Ha indossato anche la fascia da capitano, ndr) conquistando la promozione in B nella stagione 2007-2008 mentre un paio di anni fa è stato vice di Giovanni Martusciello (quest’ultimo ora vice di Maurizio Sarri alla Juventus) con la formazione toscana incappando nella rocambolesca retrocessione nella sciagurata gara di Palermo.

Ai microfoni del Mattino, Russo ricorda proprio le emozioni contrastanti vissute nelle due squadre. A partire dalla promozione con il Cavalluccio: “Contro il Pescara lo stadio era pieno. C’erano 33mila paganti. Salvezza con l’Empoli? Ci fossimo riusciti, avremmo conquistato il nostro scudetto. Non bastarono le vittorie in trasferta contro Fiorentina e Milan. Il centro sportivo dell’Empoli è il fiore all’occhiello della società. A Monteboro si costruiscono le vittorie di domani. Ci sono stato, ho lavorato lì dentro e su quei campi c’è il segreto, il tesoro, il patrimonio”.

A Salerno una struttura del genere non esiste: “Deve costruire un centro sportivo di proprietà. A Salerno c’è una società che ha grandi meriti e tanti pregi, il primo dei quali è la solidità. Ha risorse, può farlo e quindi da salernitano spero che al più presto si doti di una casa tutta sua perché è il primo passo, il trampolino di lancio per il salto di qualità. Lo ha detto di recente Lotito, parlando anche di Formello e della Lazio, dunque lo sanno anche i co-patron che il centro sportivo è essenziale, un capitale che nel tempo acquista e non perde valore”.

Su Jallow: “Capisco l’emotività ma Jallow ha sbagliato. Poi è ritornato sui propri passi subito, ha chiesto scusa e ha fatto bene perché sul rispetto dei tifosi non si transige. Sulla curva? Le contestazioni possono servire, a volte molto più dell’indifferenza”

Su Heurtaux: “Ero sulla tribunetta del Volpe, alcune settimane fa, in occasione del derby tra Salernitana e Juve Stabia primavera. Heurtaux è stato intelligente, non ha considerato un declassamento la sua presenza tra i baby ma un’opportunità perché è animato dalla voglia di scendere al più presto in campo e di fare minutaggio”.

INTERVISTA INTEGRALE SULL’EDIZIONE ODIERNA DE IL MATTINO

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