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Doppio ex Mario Manzo a RadioAlfa: “Brescia con marcia in più. A Salerno grandissimi ricordi”

Doppio ex di Brescia e Salernitana, cresciuto nel settore giovanile granata e poi passato al club delle Rondinelle. Mario Manzo, ex difensore classe 1967 e attualmente allenatore, ha esordito in maglia granata nel 1984 e ha collezionato 56 presenze con l’Ippocampo. Subito dopo la parentesi a Salerno, dall’87 al ’91 ha indossato la maglia del Brescia con 71 gare all’attivo. Ai microfoni di Radio Alfa ha parlato dell’attuale situazione in casa Salernitana e della sua esperienza in granata: “Mi sono ritrovato con due realtà nettamente all’opposto. Sono nato calcisticamente a Salerno, poi mi sono trasferito a Brescia ancora giovane e lì ho pagato lo scotto della mia gioventù. Ho giocato con Corini, all’epoca a 18 anni era già un leader addirittura rigorista. Mi tornano alla mente dei ricordi molto piacevoli. Quella di Pasquetta sarà una gara importante per entrambe. A Salerno ci si aspettava di più? È una piazza sempre molto esigente, i tifosi seguono la squadra 24h al giorno. Certo è che, quando si programma, bisogna tener conto di tanti fattori, ci posso essere elementi che non si posso prevedere. Non mi sembra sia partita male la Salernitana a inizio campionato, ora siamo a fine stagione e bisogna concludere per poi programmare la prossima. Come intelaiatura principale, si pensa prima alla fase difensiva, bisogna pensare prima a non prendere gol. Passare a tre, quattro, cinque che sia potrebbe creare degli equilibri, ma credo che ogni calciatore debba essere capace di interpretare il proprio ruolo sempre. Con una retroguardia a tre si potrebbe pensare a una squadra difensiva, ma se hai degli esterni bravi si costruisce un gioco propositivo. Io ho giocato con la difesa a tre, ero un laterale che spingeva molto”. 

Manzo ha rievocato anche il suo passato in maglia granata: “Era una squadra con fior fior di giocatori, sono cresciuto velocemente come uomo. Il campionato del sud è sempre più tonico e ti fa crescere velocemente. Le nostre battaglie erano ad ogni partita, i derby con Nocerina, Cavese mi hanno fatto crescere. Sono sempre grandissimi ricordi”.

C’è disaffezione attualmente, proprio nell’imporante annata che porta al centenario della Bersagliera: “Il tifoso ti dà tutto e niente, vuol vedere gettare il cuore oltre l’ostacolo. Bisogna partire sempre con degli obiettivi importanti, è una piazza importante. Ogni calciatore deve fare un excursus prima di accettare la proposta della Salernitana, quella maglia bisogna sempre meritarsela addosso”. 

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